Turista spoletino annegato ad Alba Adriatica, Beroide sotto choc: fissati i funerali

Pietro Laudini
SPOLETO Hanno visto l’amico scomparire tra le onde e poi,...

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SPOLETO Hanno visto l’amico scomparire tra le onde e poi, praticamente, morire sotto i propri occhi. È una doppia tragedia, che riguarda da vicino la famiglia ma che coinvolge inevitabilmente tutta la comitiva, quella accaduta due giorni fa e costata la vita a Pietro Laudini, stimato ex dirigente della banca popolare di Spoleto e per anni alla guida della Pro-loco di Beroide. Laudini, venerdì mattina, era partito insieme a un gruppo di amici per una gita fuori porta, ad Alba Adriatica. La giornata al mare avrebbe dovuto rappresentare per tutti un’occasione per un bagno rinfrescante e una mangiata di pesce di in compagnia e si è invece conclusa nel più tragico dei modi. Il dramma si è consumato intorno a mezzogiorno, quando il mare – secondo quanto riferiscono le cronache teramane – ha iniziato a incresparsi e le onde sono diventate alte. Laudini, insieme ad altri due amici, stava facendo un bagno al largo e la situazione è improvvisamente mutata. È stato un quarto amico, che ha notato i tre uomini in difficoltà, a richiamare l’attenzione del bagnino e a chiedere aiuto. Subito è scattata la corsa contro il tempo, che si è risolta favorevolmente solo per una parte della comitiva. Laudini, infatti, in quel tratto di mare dalla profondità di circa 4 metri, non è riuscito a riemergere in tempo. E quando l’equipaggio dell’assistenza bagnanti è riuscito a recuperarlo era purtroppo tardi. Inutili, infatti, si sono rivelati i tentativi di strapparlo alla morte, prima con l’utilizzo di un defibrillatore, poi con altre pratiche di salvataggio (massaggio cardiaco e respirazione), che purtroppo non hanno dato l’esito sperato. La notizia della morte di Laudini, che aveva compiuto 72 anni da poco, è presto rimbalzata a Spoleto e, in particolare, nella frazione di Beroide, dove l’ex dirigente bancario viveva con la famiglia. Ieri mattina, la Procura di Teramo, ha rilasciato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari: il magistrato di turno, dopo che il medico legale ha constatato l’avvenuto decesso per annegamento, non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia. Ieri sera, quindi, il feretro era atteso a Beroide, dove resterà fino ai funerali, Ifissati per lunedì alle 16. Tante persone, in queste ore, si sono strette intorno ai familiari, alla moglie Imola e ai quattro figli, Anna Paola, Elisabetta, Marco e Lorenzo. La tragedia, come hanno ricordato alcuni amici sui social, si è consumata proprio nei giorni in cui, tradizionalmente, a Beroide si svolgeva la festa paesana, che quest’anno non è stata organizzata. «Da oltre trent’anni – ha ricordato Mario – nel piccolo borgo di Beroide questi erano giorni di festa! Oggi, purtroppo, con la tremenda e improvvisa notizia della scomparsa di Pietro, è giorno di lacrime e sconforto. Pietro è stato un uomo generoso e altruista e con una grande lungimiranza ed è stato la colonna portante della Proloco di Beroide».
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Il Messaggero