La nonna gli nega i soldi e lui la aggredisce: arrestato

La nonna gli nega i soldi e lui la aggredisce: arrestato
SPOLETO Aggredisce la nonna perché gli nega i soldi, arrestato...

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SPOLETO Aggredisce la nonna perché gli nega i soldi, arrestato trentenne. È un episodio decisamente grave quello registrato a Spoleto lo scorso fine settimana, quando una donna di 80 anni, probabilmente di fronte all’ennesima e ingiustificata richiesta, ha negato il denaro al nipote. Al diniego dell’anziana, l’uomo ha reagito in modo violento, aggredendo la nonna di fronte ad altri familiari. Sono stati proprio questi ultimi, preoccupati da quel trambusto, ad allertare i carabinieri, che sono intervenuti nell’abitazione dell’anziana. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, al comando del capitano Teresa Messore, il ragazzo, di fronte al diniego, si sarebbe comunque appropriato della borsa della nonna, strappandogliela di mano. Una sorta di colluttazione, che ha causato all’anziana una lesione al volto, oltre a un comprensibile stato di choc e di frustrazione. Per precauzione è stato chiesto anche l’intervento del 118, che ha prestato il primo soccorso alla donna, poi trasportata in ospedale dove i medici l’hanno giudicata guaribile in pochi giorni. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno subito avviato gli accertamenti per meglio inquadrare la situazione e, sulla scorta di quanto emerso, hanno proceduto all’arresto del trentenne. Il giovane deve ora rispondere di tentata rapina impropria, aggravata dall’età avanzata della vittima e dal fatto che all’aggressione abbia assistito anche una persona di minore età, presente tra i familiari. Un brutto episodio, non si sa se isolato: fatto sta che il trentenne, di fronte al diniego, forse inaspettato, della nonna, ha reagito in modo decisamente aggressivo e pericoloso. L’arresto è stato subito convalidato dal giudice, che ha disposto i domiciliari. Ovviamente il trentenne dovrà trascorrere il periodo di detenzione, in attesa che la vicenda giudiziaria si definisca, in un’abitazione diversa da quella della nonna. Nella casistica dei reati consumati tra le mura domestiche, fanno sapere dal comando provinciale dell’Arma, anche ad opera di figli o coloro i quali coabitano per legami affettivi, assume la massima importanza che la vittima al verificarsi di fatti gravi, seppur preliminarmente e apparentemente banali, si rivolga alle forze dell’ordine evitando più gravi conseguenze. Insomma, i comportamenti aggressivi non andrebbero mai sottovalutati. 

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Il Messaggero