PERUGIA - La Guardia di Finanza cresce e si riorganizza: arrivano nuovi reparti anche in Umbria. Le Fiamme Gialle dal 1° gennaio scorso hanno revisionato l’assetto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'UMBRIA
In Umbria la riorganizzazione della Guardia di Finanza è stata attuata con l'istituzione di ulteriori Reparti nell'ambito del Comando Regionale. Ciò con riferimento ad entrambi i relativi Comandi Provinciali di Perugia e di Terni, il cui assetto è stato ulteriormente potenziato, rispettivamente: con la creazione di una Compagnia, con sede nel capoluogo regionale - dove sono già presenti il Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria ed il Gruppo di Perugia - e di un Gruppo nella città di Foligno, cui è affiancata la già esistente Compagnia alla stessa sede; con l'elevazione del livello della Compagnia di Terni a Gruppo, in aggiunta al locale Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria. Il dispositivo operativo delle Fiamme Gialle umbre si completa con la presenza degli ulteriori Reparti già presenti in varie città delle due provincie, ossia con la Compagnia di Spoleto e le Tenenze di Città di Castello, di Gubbio, di Assisi e di Todi per la provincia perugina e di Orvieto per quella ternana. Il potenziamento della struttura organizzativa è tra l’altro da correlare all’ulteriore intensificazione dell'azione di servizio, anche per effetto del progressivo aumento delle deleghe per indagini conferite dall’Autorità Giudiziaria, sovente sulla scorta degli esiti di attività di controllo svolte dalla Guardia di Finanza dell’Umbria verso posizioni connotate da alert di rischio. Nonostante il breve periodo decorso dall'attuazione della riorganizzazione, in continuità con i precedenti risultati di servizio, si sono già registrate importanti ricadute positive sull'operatività dei Reparti perugini e ternani. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero