Incendi, bruciati 270 ettari, 180 solo di boschi. Arrestato un piromane e dieci denunciati

I rilievi dei carabinieri forestali in un bosco dopo l'incendio
PERUGIA Bilancio pesante per gli incendi di bosco in Umbria secondo i dati dei Carabinieri Forestali. Nell'anno in corso si sono verificati 75 incendi boschivi su tutto...

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PERUGIA Bilancio pesante per gli incendi di bosco in Umbria secondo i dati dei Carabinieri Forestali. Nell'anno in corso si sono verificati 75 incendi boschivi su tutto il territorio regionale. Nella provincia di Perugia il territorio comunanel più colpito è quello di Gubbio con 8 eventi, 2 dei quali a Villamagna e Carbonesca nel mese di agosto dove sono bruciati quasi 90 ettari di bosco. Nella provincia di Terni il comune più colpito è stato quello di Terni con 5 eventi che hanno interessato complessivamente 14 ettari di bosco. Complessivamente nella regione sono andati in fumo quasi 270 ettari di territorio, di cui circa 180 ettari di superficie boscata.

Nella stagione estiva il lavoro dei Carabinieri Forestali è stato finalizzato ad assicurare la circolarita’ informativa con la centrale operativa della Regione Umbria (attiva solo per la campagna anti-incendi boschivi) e dei vigili del fuoco.Grazie alla conoscenza del territorio, i Carabinieri Forestali sono in grado di raggiungere tempestivamente i luoghi ove si sono sviluppati gli incendi evitando la propagazione delle fiamme. L’attività di repertazione consiste nell’alimentazione della banca dati Sim con l’inserimento dei rilievi e la perimetrazione di tutte le aree percorsa dal fuoco. Il lavoro di perimetrazione permette di alimentare il catasto incendi presente in ogni Comune individuando le aree boschive dove ricadranno per legge i vincoli previsti: 15 anni per il cambio di destinazione, 10 anni per la realizzazione di edifici e 10 anni per divieto di pascolo e caccia in tutta l’area percorsa dal fuoco. La nuova normativa emanata negli ultimi giorni dal governo, se convertita in legge, prevede anche il vincolo di 3 anni per la raccolta dei prodotti del sottobosco oltre che l’inasprimento di tutte le pene a carico dei responsabili. L’attività di investigazione viene avviata con il metodo delle evidenze fisiche che permette tramite dei modelli geometrici, di conoscere la propagazione delle fiamme e successivamente risalire al punto di innesco. I modelli geometrici sono essenzialmente 8 e si diversificano in funzione della topografia, delle pendenze, della presenza/assenza di vento e della distribuzione dei combustibili; dalla commistione di tutti gli elementi si determina alla fine anche il grado del danno generato. Riuscire a stabilire il punto di innesco e le cause che hanno generato le fiamme può agevolare l’attività investigativa per risalire ai responsabili; nel 2021, da inizio anno fino a oggi, sono stati 10 i responsabili denunciati e 1 persona arrestata.

 

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Il Messaggero