Regione e caso Melasecche, rimpasto dopo il voto. Centrodestra, patto per i ballottaggi

La presidente della giunta regionale Donatella Tesei
PERUGIA Il rimpasto a questo punto s’ha da fare e si farà. Non se lo sono detti con questi termini, ieri mattina, i coordinatori regionali di Lega, Fdi e Forza Italia...

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PERUGIA Il rimpasto a questo punto s’ha da fare e si farà. Non se lo sono detti con questi termini, ieri mattina, i coordinatori regionali di Lega, Fdi e Forza Italia e la presidente Donatella Tesei, ma stringi stringi il succo è questo. È andato in scena il gioco delle parti, con la governatrice a chiedere di «ascoltare» le proposte e le richieste dei partiti e i tre - Virginio Caparvi, Franco Zaffini e Andrea Romizi - a ribadire che una mossa toccasse alla presidente.


D’accordo su un punto: il rimpasto porterà inevitabilmente frizioni, meglio congelare la situazione fino alle amministrative, che potrebbe voler dire fino al turno di ballottaggio dato sostanzialmente per scontato almeno in un paio di comuni grandi e in programma il 17 e 18 ottobre.
Lo schema prevede passaggi graduali: prima la partita a schacchi Caparvi-Tesei, perché è chiaro che il segretario regionale del Carroccio pretende la testa dell’assessore Enrico Melasecche. La via d’uscita di convincere l’ex vicesindaco di Ciaurro a dimettersi da consigliere regionale per tenere il posto in giunta, qualora trovasse l’assenso del diretto interessato, non basterebbe alla Lega.
Subito dopo arriverà la mossa di Fratelli d’Italia che spingerà Tesei a toccare almeno la seconda casella dell’esecutivo.
Caparvi, Zaffini e Romizi ieri hanno formalizzato anche un secondo passaggio: ci pesiamo al primo turno delle comunali, poi nei ballottaggi si torna tutti insieme. La “pesata” potrebbe essere utile anche nel riassetto dell’esecutivo.
Intanto i bookmakers danno per possibile la costruzione da parte dell’assessore regionale a infrastrutture e trasporti di uno schieramento civico, ad esempio qualcosa di molto simile a quel “Per l’Umbria” che era partito dal vicesindaco di Todi Adriano Ruspolini, pure lui cacciato dalla Lega. Nomi papabili? Svariati, tanto per dirne uno: avvistata giovedì al Michelangelo la consigliera comunale di Terni Doriana Musacchi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero