Fontivegge osservata speciale: controlli interforze e denunce dopo l'arrivo dell'esercito

Fontivegge osservata speciale: controlli interforze e denunce dopo l'arrivo dell'esercito
Ottanta persone identificate in poche ore e due denunce. È questo il bilancio dei primi servizi scattati a Fontivegge dopo l'arrivo dell'esercito. Da lunedì...

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Ottanta persone identificate in poche ore e due denunce. È questo il bilancio dei primi servizi scattati a Fontivegge dopo l'arrivo dell'esercito. Da lunedì - come riferisce la Questura - sono infatti iniziati i controlli interforze con l’ausilio dei militari dell’operazione “Strade sicure”. Nella giornata di lunedì

nei controlli è stato impegnato personale della Questura, del Reparto Prevenzione Crimine e della polizia ferroviaria. Oltre alla stazione - viene riferito - sono stati controllati i bar della zona, le principali vie di accesso alla stessa ed altri obiettivi sensibili. Complessivamente sono state identificate oltre 80 persone, sia cittadini italiani che stranieri. I blitz sono scattati in Piazza del Bacio, Piazza Vittorio Veneto, Via Canali, Via Sicilia, Via Settevalli ed Elce-Rimbocchi.  Sono stati controllati, poi, 32 veicoli ed emesse due sanzioni ammnistrative previste dal codice della strada. «Nell’ambito dei controlli, inoltre, una pattuglia della Polizia di Stato, congiuntamente ai militari, ha provveduto a identificare una persona sospetta che stazionava in un luogo appartato, risultato, poi, essere un cittadino Gambiano del ‘98, richiedente asilo, con precedenti per reati in materia di stupefacenti. All’esito di una verifica è stato trovato addosso allo stesso un involucro contenente più di un grammo di marijuana. In seguito all’accompagnamento in Questura per la identificazione si è provveduto alla conseguente denuncia per spaccio di stupefacenti. Gli operatori della Polizia Ferroviaria, invece, durante i controlli sui passeggeri hanno proceduto all’arresto di un cittadino rumeno del ’86, destinatario di una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Spoleto per aver compiuto gravi reati contro la persona».
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Il Messaggero