Ex Novelli, deserta l'asta per la vendita del ramo uova

Una manifestazione dei lavoratori
SPOLETO - Ex Novelli, fumata nera per la vendita del ramo uova. L’asta da 17,3 milioni di euro è infatti andata deserta e ora occorrerà attendere la...

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SPOLETO - Ex Novelli, fumata nera per la vendita del ramo uova. L’asta da 17,3 milioni di euro è infatti andata deserta e ora occorrerà attendere la pubblicazione del nuovo bando, che contempla un ribasso fino al 25 per cento. Tra pubblicazione e scadenza, quindi, non se ne parlerà prima della fine dell’anno. Una questione, quella legata alla vendita del ramo uova, che tiene in grande apprensione i 146 lavoratori rimasti, 102 dei quali dipendenti dell’agricola Fattorie Novelli e 44 di Alimentitaliani, il marchio che acquisì gli asset al prezzo simbolico di un euro nella controversa cessione avvenuta nel dicembre 2016. All’asta, dopo gli stabilimenti di Casalta, sono finiti lo stabilimento di raccolta, selezione e commercializzazione delle uova fresche e dei prodotti ovo derivati che ha sede a Spoleto e il mangimificio di Amelia, dove vengono trattati i mangimi che servono a portare avanti gli allevamenti delle galline. Nella partita di vendita iniziale da 17,3 milioni erano compresi, per quanto riguarda le uova, anche i macchinari e le attrezzature al servizio dello stabilimento di Spoleto. Della stessa procedura fa parte, oltre a Fattorie Novelli, anche Bioagricola e lo storico marchio Ovito, attraverso il quale vengono commercializzate le uova. Tra gli impegni previsti nel bando c’è il mantenimento, per almeno cinque anni, della filiera agricola legata alle uova, che dovrà proseguire la lavorazione in loco.

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Il Messaggero