«Ospedale a corto di personale, pazienti abbandonati»: il Tribunale per i diritti del malato scrive a De Fino

L'ospedale di Foligno
FOLIGNO - Ospedale a corto di operatori socio sanitari, a rischio l’igiene dei pazienti. A sollevare la questione, interessando il neo direttore generale della Asl Umbria 2...

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FOLIGNO - Ospedale a corto di operatori socio sanitari, a rischio l’igiene dei pazienti. A sollevare la questione, interessando il neo direttore generale della Asl Umbria 2 Massimo De Fino, sono le sezioni di Spoleto e Foligno del Tribunale per i diritti del malato, cui sono arrivate diverse segnalazioni sulle precarie condizioni igienico sanitarie in cui «sarebbero abbandonati» i pazienti ricoverati al San Giovanni di Battista di Foligno. A fronte di un bacino di utenza quasi raddoppiato, conseguenza inevitabile della destinazione dell’ospedale di Spoleto in struttura totalmente Covid, il personale del presidio folignate sarebbe infatti rimasto invariato. Inevitabili i riflessi sia in termini di assistenza sanitaria che di igiene e cura personale. Il problema, ovviamente, sta a monte e non è certo imputabile al (poco) personale a disposizione. Da qui la decisione dei due Tribunali, parte integrante di Cittadinanzattiva, di far conoscere la problematica al neo direttore generale Massimo De Fino.

LA LETTERA

«Egregio Direttore, sottoponiamo alla sua attenzione una problematica grave che ci viene evidenziata da più parti relativa alla qualità dell’assistenza personale nell'ospedale San Giovanni Battista di Foligno. Risulterebbe infatti una grave inadeguatezza quantitativa di personale OSS in servizio nei reparti, tanto che i pazienti (senza le badanti personali e con familiari non ammessi causa Covid) sarebbero di fatto abbandonati a se stessi dal punto di vista delle cure personali ed igieniche». Uno stato di cose che, inevitabilmente, determina situazioni a dir poco incresciose: «L’inadeguatezza quantitativa di Oss – osservano i due Tribunali - condurrebbe a gravi conseguenze per i pazienti allettati, di cui i familiari si rendono conto spesso solo all'atto delle dimissioni». Quando, insomma, la situazione è difficilmente recuperabile.

LA RICHIESTA

Da qui la richiesta: «Signor Direttore la invitiamo a verificare prontamente questa segnalazione, anche rispetto ad una possibile correlazione con la presa in carico da parte dell’ospedale di Foligno di un numero superiore di pazienti, per la trasformazione dell’ospedale di Spoleto in Covid hospital. La situazione – ribadiscono - ci viene segnalata da più parti. Siamo certi che vorrà quanto prima fornire ai cittadini un adeguato chiarimento». La lettera con richiesta di chiarimenti è stata inviata al dottor De Fino, via pec, il 4 gennaio scorso.

LE CRITICITÀ

Che la riconfigurazione dell’ospedale di Spoleto in struttura totalmente Covid avrebbe, di riflesso, messo in affanno anche il presidio di Foligno – con un bacino d’utenza quasi raddoppiato – era facilmente prevedibile e abbondantemente evidenziato all’epoca della discussa operazione. Ora occorre provvedere a un adeguato potenziamento del personale, non soltanto sanitario.

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Il Messaggero