Cavalli maltrattati e senza documenti: maxi stangata per proprietari e trasportatori

Cavalli maltrattati e senza documenti: maxi stangata per proprietari e trasportatori
NORCIA - Destinati al macello, e trasportati in condizioni assolutamente fuorilegge: gli uomini comando stazione forestale di Norcia, di Cascia e di Norcia Parco hanno sequestrato...

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NORCIA - Destinati al macello, e trasportati in condizioni assolutamente fuorilegge: gli uomini comando stazione forestale di Norcia, di Cascia e di Norcia Parco hanno sequestrato diciassette cavalli.




Dall’incrocio dei dati provenienti dalla documentazione presentata dal trasportatore e dai dati ricavati dalla lettura del cronotachigrafo è stato accertato che i cavalli trasportati erano stati caricati in Umbria, Lazio e Abruzzo e la durata del viaggio eccedeva le otto ore consentite. Forestale e personale medico veterinario della Asl di Terni hanno inoltre accertato che, i 17 cavalli, non domati, viaggiavano senza paratie ed in una condizione di sovraffollamento pericolosa per il loro benessere.



I cavalli, destinati ad un mattatoio della Puglia, non erano correttamente identificati e viaggiavano in assenza di documentazione di trasporto atta a dimostrarne la provenienza. Sono stati tutti posti sotto sequestro amministrativo al fine di poterne accertare la esatta provenienza ed una esatta identificazione.





Al trasportatore dei cavalli, un cinquantenne di Terni, all’organizzatore del viaggio, un quarantenne pugliese e a diversi allevatori sono state contestate sanzioni amministrative per un importo di sessantaduemila euro per violazioni alla normativa dell’unione Europea sul benessere degli animali durante il trasporto e della normativa in materia di identificazione degli equidi.



I proprietari sono stati tutti individuati e convocati dal servizio veterinario e sotto la supervisione del Corpo Forestale è stato effettuato un riconoscimento degli equidi trasportati. Dopo tale identificazione, gli animali sono stati dissequestrati ed avviati alla macellazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero