«Caro carburante, la misura è colma: i rincari rischiano di fermare i trasporti»

Marina Gasparri
PERUGIA Rincari e caro carburante, la crisi che anche in Umbria...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PERUGIA Rincari e caro carburante, la crisi che anche in Umbria riguarda tantissime aziende rischia di diventare irreversibile. Ad esprimere la crescente preoccupazione della categoria, dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal presidente regionale di Cna Michele Carloni, è Marina Gasparri, responsabile umbra di Cna Trasporti: «Cerchiamo innanzitutto di far fronte all’emergenza del caro carburante, poi saremo pronti ad affrontare le proposte di intervento strutturale arrivate dal governo. Per le imprese non c’è più tempo e la misura è ormai colma». Una strada in salita, quella che si prospetta per il comparto dopo che la trattativa con il governo sembra essersi arenata, e che sta causando enormi disagi. «Nell’incontro che si è svolto martedì – ricorda Gasparri - la vice ministra Bellanova ha messo sul tavolo della trattativa un pacchetto di provvedimenti che, solo potenzialmente e solo in un futuro non immediato, riscriverà le regole del settore, rimuovendo alcune delle criticità strutturali del comparto. Peccato che si sia rimandato ad altra sede e ad altro momento il problema del caro carburante». La responsabile umbra di Cna Trasporti evidenzia: «La proposta è di per sé importante, ma è fuori tempo. Bisogna prendere coscienza che l’emergenza è un’altra, perché dopo mesi di aumento progressivo del costo del carburante e dell’Ad blue, che hanno raggiunto rispettivamente i 2,30 euro medi e 1 euro e 30 al litro, il fatturato delle imprese è già andato in fumo e oggi i mezzi sono costretti a viaggiare in perdita per garantire i contratti. È questa l’emergenza del momento. Non affrontarla subito e con strumenti dall’effetto immediato, significa condannare alla morte migliaia di imprese. La risposta del governo non può essere un taglio di 15 centesimi/litro del carburante. Serve un intervento più drastico, con crediti d’imposta e sforbiciate vere alle accise, e serve mettere fine alle speculazioni ormai palesemente in atto, per ammissione dello stesso ministro Cingolani. Saranno questi i temi che porteremo all’attenzione dei deputati e dei senatori di tutte le forze politiche e della presidente della giunta regionale, all’assemblea straordinaria che abbiamo convocato sabato 19 marzo (ore 10) al centro congressi dell’hotel Quattrotorri a Perugia. Da lì valuteremo la necessità di altre forme di mobilitazione, se dal governo non arriveranno segnali più concreti. Siamo consapevoli della situazione internazionale e, come sempre, ci muoveremo con responsabilità, ma a questo punto è possibile che se si troverà l’accordo tra tutte le associazioni del trasporto, si andrà anche verso il fermo nazionale del settore». Nei giorni scorsi Cna aveva invocato «misure straordinarie» per i settori direttamente interessati dai rincari, ricordando che molte imprese sono a un bivio e non sanno se andare avanti o fermarsi.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero