Disco rosso al progetto Anas, enti e associazioni: «Quella galleria di 450 metri è inutile e pericolosa»

Il sindaco Tullio Fibraroli insieme ai rappresentanti delle associazioni al termine dell'assemblea pubblica
SANT'ANATOLIA DI NARCO Venti milioni di euro per una galleria di...

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SANT'ANATOLIA DI NARCO Venti milioni di euro per una galleria di 450 metri tra Castel San Felice e Vallo di Nera da finanziare con i fondi del PNRR. Ma enti locali e associazioni non ci stanno: “Questa galleria è inutile e anche pericolosa”, dicono. Per discutere del progetto approntato dall’Anas nell'ambito della messa in sicurezza e ripristino delle infrastrutture stradali interessate dagli eventi sismici del 2016, il sindaco di Sant'Anatolia, Tullio Fibraroli, ha indetto un Consiglio comunale aperto martedì scorso a cui hanno partecipato rappresentanti di altri comuni della Valnerina, di Italia Nostra Valnerina e della sezione che si sta ricostituendo a Spoleto, WWF di Perugia, Umbria Mobilità, La SpoletoNorcia MTB, Confcommercio Valnerina e Comunità Montana. Fibraroli ha quindi evidenziato “il tardivo coinvolgimento degli enti locali interessati – spiegano i rappresentanti di Italia Nostra -, che non sono stati consultati in fase di analisi, e la totale incompatibilità del progetto con le reali esigenze del territorio e di tutta la Valnerina”. In ogni caso, si è spiegato che il progetto è stato momentaneamente sospeso dopo una “lettera di protesta a firma del sindaco e di altri soggetti, con la quale si segnalava l’esistenza di un vincolo non solo paesaggistico ma anche monumentale sul tracciato della ex ferrovia Spoleto-Norcia e zone adiacenti”. A questo è seguita la replica dell’Anas che ha annunciato una variante e che i Comuni interessati sarebbero stati convocati a breve. Trattandosi di un finanziamento legato al PNRR, però, i tempi di presentazione del progetto definitivo sono strettissimi. “Tutti i partecipanti - riprendono da Italia Nostra - hanno espresso la convinzione che la galleria sia non solo inutile ma anche pericolosa e che l’investimento dovrebbe semmai essere distribuito lungo il percorso stradale per migliorie al tracciato già esistente con un leggero allargamento della strada per realizzare una pista ciclabile”. E' stato riproposto anche di ripristinare integralmente i 52 Km del tracciato dell’ex ferrovia, mentre Romano Cordella (Italia Nostra Valnerina) “ne ha sottolineato la particolare importanza anche per la presenza di siti archeologici” e ne ha proposto la candidatura come sito Unesco.

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Il Messaggero