Università per Stranieri, concorsi col trucco per assumere i prof: blitz della Finanza, 23 indagati accusati anche di corruzione

Il procuratore capo Raffaele Cantone
PERUGIA Militari del Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia, su delega della Procura guidata da Raffaele Cantone, hanno dato esecuzione...

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PERUGIA Militari del Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia, su delega della Procura guidata da Raffaele Cantone, hanno dato esecuzione hanno acquisito documenti l’Università per Stranieri di Perugia e al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nonché di esibizione di atti e documenti, con contestuale informazione di garanzia, nei confronti di 23 fra docenti e ricercatori indagati, a vario titolo, per i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio e turbata libertà degli incanti. Le attività, informa una nota della Procura della Repubblica firmata dallo stesso Cantone, rappresentano il proseguo delle investigazioni che avevano portato, nel mese di settembre dello scorso anno, all’effettuazione di perquisizioni presso l’Ateneo umbro. «Dall’analisi del materiale e dei documenti, anche informatici, acquisiti in quella occasione, sono emersi elementi-sopeiga la nota della Procura- che consentono di ipotizzare l’esistenza di irregolarità nello svolgimento di alcuni concorsi, indetti per l’assunzione di ricercatori e professori universitari. In particolare, gli esiti potrebbero essere stati predeterminati, a seconda dei casi, mediante la scelta dei tempi dell’uscita dei bandi, la loro profilazione, l’individuazione di commissari compiacenti e il controllo di ciascuna fase delle selezioni, fino alla nomina a vincitori dei candidati prescelti, a prescindere da ogni valutazione comparativa e di merito».

 

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Il Messaggero