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PERUGIA - «Ho chiamato l'Urp, ho spiegato di aver bisogno dell'Ufficio Anagrafe e di essere disabile. “Vada ai Rimbocchi”, mi hanno risposto, “la sede è accessibile”. Accessibile? Niente rampe, pavimento sconnesso, pratica risolta a gridate».
La denuncia è di Laura Santi, giornalista e blogger attenta, attivista dell'associazione Luca Coscioni, sulla sedia a rotelle per la sclerosi multipla ma che non è mai stata un ostacolo al suo coraggio come invece intollerabili pressappochismi.
Laura la sua denuncia l'ha pubblicata ieri su Facebook, spiegando – con tanto di corredo fotografico – come «nonostante la premura e la gentilezza della funzionaria, questa è la situazione. Ingresso, una gimkana per la carrozzina, la mia assistente più robusta ha avuto più di un problema per portarmi senza che “capottassi”. Postazione a me dedicata - ero prenotata e ce n'erano altre, attive! - come si vede inaccessibile (una semplice rampa in alluminio, di quelle rimovibili, quanto costerà?).
Con la funzionaria “urlarci” i miei dati, da lassù a quaggiù, non è il massimo. La supplico letteralmente di scendere. Scende. Però c'è una postazione subito a fianco, accessibilissima. Ma inutilizzata». E Laura chiude con una domanda all'amministrazione comunale di Perugia: «Come si può?». Oggi, che è pure il suo compleanno, una risposta e un impegno per tanti cittadini sarebbero il regalo più gradito.
Il Messaggero