Uccide il figlio appena nato abbandonandolo in una borsa di plastica, ai domiciliari diventa mamma di una bambina

Uccide il figlio appena nato abbandonandolo in una borsa di plastica, ai domiciliari diventa mamma di una bambina
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TERNI - Aveva ucciso il figlio neonato lasciandolo morire dentro un sacchetto della spesa nel parcheggio di un supermercato alla periferia di Terni nel 2019. Ora è madre di una bambina, nata dalla relazione con un deteuto nella struttura laziale dove Giorgia sta scontando i domiciliari con l'accusa di omicidio.

Dal rapporto con un altro detenuto è nata la figlia di Giorgia Guglielmi. Il parto il 15 settembre all'ospedale San Pietro di Roma, anche se la notizia è trapelata solo ora. La notizia non è stata accolta di buon grado dalla procura generale presso la corte d'appello di Perugia, che ha impugnato la sentenza con cui la giovane mamma è stata condannata a 14 anni e ha fatto ricorso per il ripristino della custodia cautelare in carcere.

Il Riesame, ritenendo prioritaria la tutela della prole e del minore, ha confermato i domiciliari e al momento ha risparmiato il carcere a Giorgia che, con la neonata, è nella struttura di Morlupo.

 

 

 

Il ricorso

 

 

Per Attilio Biancifiori e Alessio Pressi, legali della giovane mamma, "le disfunzioni non sono imputabili a lei, che stavolta non c’entra nulla. C'è stato un difetto di collegamento fra la struttura che la ospita, l'ufficio di sorveglianza e la procura ma questo corto circuito tra le istituzioni non può ricadere sulla ragazza che anzi - precisano i legali - ha dimostrato di essere madre amorevole". Pressi e Biancifiori annunciano il ricorso per Cassazione contro la sentenza d'appello: "Riteniamo che sia un caso di infanticidio maturato in presenza di uno stato di abbandono della neomamma e non invece un omicidio volontario". 

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Il Messaggero