Turismo, soffre l'estate in città "Speranze dal bonus vacanze»

Turisti a Perugia
Si riconoscono da lontano: abbigliamento sportivo, macchina fotografica al collo e una mappa tra le mani. Tra i turisti in città, anche quelli più tecnologici che...

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Si riconoscono da lontano: abbigliamento sportivo, macchina fotografica al collo e una mappa tra le mani. Tra i turisti in città, anche quelli più tecnologici che camminano senza staccare gli occhi dal telefonino, guidati da una cartina virtuale. Un luglio insolito, che ricorderemo per molto tempo, per la mancanza della musica, quella di Umbria Jazz, e della colorata invasione di turisti, italiani e da tutto il mondo.


VISITA MORDI E FUGGI
«Qualche cosa si sta muovendo – spiegano dall’hotel La Rosetta -, in particolar modo nel fine settimana. Il turista, esclusivamente italiano, fa prenotazioni mordi e fuggi, ovvero oggi per dopodomani». Come a dire che un po’ di movimento c’è, ma i numeri di un luglio normale sono ancora lontanissimi. In particolare in queste settimane dove non mancano anche i tanti eventi di Umbria Jazz. La mattina è difficile non incrociare famiglie di italiani, in particolar modo dal nord, a passeggio per l’acropoli. Una sosta in piazza Matteotti, qualche foto alla Fontana Maggiore, su e giù alla ricerca del vicolo perfetto a cui scattare una foto ricordo da condividere sui social. E i panorami, quelli mozzafiato, che la città sa offrire in ogni stagione.

LUGLIO INSOLITO
Un movimento che non ha niente a che fare con quello degli altri anni paragonati non solo a luglio, quando c’era Umbria Jazz, ma anche a giugno. «Una situazione drammatica. Siamo al 20% dell’incassato rispetto all’anno scorso» spiega preoccupata Valeria Guarducci, ad degli alberghi tematici Etruscan Chocohotel (al momento chiuso e i cui ospiti possono godere dell’altra struttura) e l’hotel Giò Wine e Jazz. «Le strutture come la nostra – continua Guarducci - lavorano soprattutto grazie al turismo organizzato, i grandi pullman, e i congressi: entrambi target che mancano. Lo scorso fine settimana abbiamo accolto dei mini gruppi che ci hanno fatto per sperare nel futuro».

MANCA IL TURISMO STRANIERO
Un lento via e vai di visitatori in cerca di consigli davanti all’ufficio turistico in piazza Matteotti, ma a mancare sono soprattutto gli stranieri. Seduti ad un tavolo di un bar in piazza Matteotti, una coppia di francesi, si gusta un tagliere con le tipicità del territorio accompagnato da un calice di vino. «Avevamo prenotato a dicembre per festeggiare il nostro trentesimo anniversario in Umbria – spiegano Jean e Isabelle sfoggiando un discreto italiano –, che abbiamo già visitato due volte. Non ci siamo sentiti di annullare il viaggio e abbiamo fatto bene. Come troviamo la città quest’anno? Un po’ sottotono, certo, ma era prevedibile».

ESTATE SOFT

Perché quella che la città sta vivendo, è un’estate soft. «In questi ultimi giorni stiamo vivendo ad una ripresa, seppur lentissima» raccontano dalla reception dell’hotel Sangallo che per tutto il lockdown, di notte accende luci tricolore su tutta la vetrata che si affaccia alla rotonda con la statua di Garibaldi. «Parliamo sempre di piccoli numeri, 20 camere su 100. In queste ultime ore stanno arrivando anche le prime prenotazioni per il bonus vacanze, segno che l’interesse per Perugia come meta turistica c’è, nonostante la pandemia passata».
Cristiana Mapelli Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero