Voli low cost per portare a Perugia i clandestini

Indagine della Finanza sugli ingressi clandestini in Italia
PERUGIA  Non più carrette del mare, ma comodi voli low cost. Con l’ aeroporto di Malta che diventa suo malgrado “hub” della nuova frontiera...

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PERUGIA  Non più carrette del mare, ma comodi voli low cost. Con l’ aeroporto di Malta che diventa suo malgrado “hub” della nuova frontiera dell’immigrazione fuorilegge. Migranti quasi del tutto economici, raccontano gli investigatori: persone in grado di mettere insieme quei 700 euro che i loro tre aguzzini chiedevano per entrare in possesso di un documento falso, ma sufficientemente credibile da passare i controlli a La Valletta e poter scendere poco più di un’ora dopo in Italia per poi andare a cercare (per lo più) fortuna in Francia o al nord Europa.


Questo hanno scoperto i finanzieri di Treviso, diretti dal maggiore Giuseppe Spezzaferro, e le loro investigazioni sono arrivate fino all’ aeroporto di Sant’Egidio. Dove a gennaio 2020, nel giro di due-tre settimane, dai due voli settimanali in arrivo da Malta sono scesi tre clandestini subsahariani con documenti risultati falsi. Sono 45 in tutto le persone bloccate dai finanzieri fra Treviso, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Bari, Torino, Orio al Serio, Napoli e Perugia. Ma l’impressione degli investigatori è che il successo sia nell’aver stroncato una nuova modalità di immigrazione fuorilegge, più che nei numeri: sarebbero infatti molti di più dei 45 bloccati i clandestini riusciti a passare con i documenti falsi per poi far perdere le proprie tracce. L’indagine parte a dicembre 2019 quando all’ aeroporto di Treviso vengono fermati due clandestini africani, provenienti da Malta, con lo stesso passaporto contraffatto. A quel punto le indagini portano i finanzieri sulle tracce di tre guineiani. Gli accertamenti e le intercettazioni permetteranno agli investigatori di stabilire le tratte utilizzate per “traghettare” i clandestini in Italia, con i tre che facevano anche da accompagnatori e che poi potevano evidentemente contare su una rete di appoggi e collaborazione in ogni città in cui atterravano.

Per quanto riguarda Perugia, da quanto emerge dall’inchiesta l’idea dei tre stranieri arrestati era quella di riuscire a infilare un clandestino in ogni volo che partiva da Malta. L’arrivo del Covid e le indagini dei finanzieri hanno impedito la realizzazione completa della tratta criminale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero