Treofan, ok alla cig. Il 18 nuovo tavolo al Mise: «Adesso la reindustrializzazione»

Treofan, ok alla cig. Il 18 nuovo tavolo al Mise: «Adesso la reindustrializzazione»
Il decreto che garantisce 12 mesi di cassa integrazione per reindustrializzazione per il sito Treofan di Terni, è stato firmato oggi dal Ministero del Lavoro. ...

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Il decreto che garantisce 12 mesi di cassa integrazione per reindustrializzazione per il sito Treofan di Terni, è stato firmato oggi dal Ministero del Lavoro.

Per la viceministra allo sviluppo economico, Alessandra Todde: «Questa firma arriva a seguito di un lungo lavoro portato avanti nell’ultimo anno e, grazie anche alla tempestività del Ministero del Lavoro, ci permetterà di cominciare a parlare di nuove prospettive per il sito umbro. Seguo il tavolo Treofan dallo scorso governo e questa è la conferma del grande impegno che abbiamo dimostrato in tutti questi mesi nel seguire la vertenza. Riconvocheremo il tavolo Treofan martedì 18 maggio al Mise in modo da discutere, con tutti gli attori coinvolti, i prossimi passi per il rilancio industriale».

Così l'assessore regionale Michele Fioroni: «Dopo un intenso lavoro nei tavoli di gestione della crisi, è stata riconosciuta oggi la cassa integrazione ai lavoratori della Treofan. Un risultato importante, che rappresenta il primo passo di un percorso di riposizionamento competitivo del polo chimico di Terni, basato su chimica verde ed economia circolare. La ripresa dell'economia regionale, passa attraverso il rilancio delle aree di crisi complessa come quella di Terni e in quest'ottica, continueremo a lavorare intensamente, per donare un nuovo futuro alle aree più a lungo colpite dalla crisi».

A dare la notizia nel primo pomeriggio era stato il leader della Lega, Matteo Salvini: «Cassa integrazione per la Treofan di Terni, finalmente sarà firmato il decreto: è un’ottima notizia ma la Lega non si ferma qui e continuerà a impegnarsi per qualsiasi soluzione positiva nell’interesse dei lavoratori e della città». Per i senatori della Lega, Valeria Alessandrini e Stefano Lucidi: «Ottima notizia la firma del decreto che autorizza la cassa integrazione per la Treofan di Terni, una soluzione certamente positiva che consente di guardare al futuro con maggiore serenità. Adesso occorre trovare una via agevole ed il più possibile sburocratizzata che guardi al rilancio e alla reindustrializzazione di quest’azienda storica del territorio ternano. Per ottenere risultati definitivi serve piena collaborazione tra tutte le istituzioni e le forze politiche, in questo senso l’impegno della Lega al confronto c’è sempre stato e certamente non mancherà da oggi in avanti».

Per il deputato del PD, Walter Verini: «Gli ammortizzatori sociali cui il Ministro del Lavoro ha ammesso i lavoratori Treofan sono un primo risultato per le maestranze dopo la gravissima situazione venutasi a creare per le pesanti responsabilità della proprietà. Va dato atto al Ministro Orlando della tempestività con la quale lui e le strutture ministeriali si sono mosse. Ora la partita si gioca su una seria reindustrializzazione del sito. Il lavoro svolto fin qui dal Viceministro Todde è stato significativo. Ora occorre contribuire e lavorare tutti, insieme con il Governo, per questo obiettivo. In gioco c’è il futuro di centoquaranta lavoratori e delle loro famiglie e quello di una comunità intera come quella ternana».

«Il decreto firmato al ministero del Lavoro che riguarda la Treofan di Terni - dice la senatrice del M5S Emma Pavanelli - è il coronamento del tenace lavoro avviato col precedente governo al Mise da Alessandra Todde. Una vertenza complicatissima, quella del sito produttivo umbro: il 18 maggio è stato convocato un nuovo tavolo all'interno del quale si cominceranno a gettare le basi per nuove prospettive industriali. Intanto per i lavoratori ci sarà la certezza di 12 mesi di ammortizzatori sociali, risultato tutt'altro che scontato solo qualche settimana fa. Come M5s continuiamo a lavorare a sostenere il lavoro della viceministra al Mise per individuare tutte le soluzioni migliori per lo sbocco di questa crisi».

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Il Messaggero