Treofan, ok alla cessione a Visopack

Treofan, ok alla cessione a Visopack
TERNI Arriva l'ok di Treofan alla cessione dello stabilimento di...

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TERNI Arriva l'ok di Treofan alla cessione dello stabilimento di Terni a Visopack. L'impegno dovrà tradursi in breve tempo in un accordo preliminare e poi in quell definitivo. Da una parte Jindal si impegna a cedere asset e impianti dello stabilimento, dall'altra parte Visopack si impegna a rimettere i macchinari in funzione ed assumere tutti i dipendenti. Dall'impegno bisognerà passare ai fatti, ma tutto sembra indicare che, dopo quasi quattro anni di lotta e trattative, la produzione di Treofan sarà riattivata e i lavoratori riassunti. Erano 130 quando Jindal comunicò l'intenzione di chiudere dalla sera alla mattina nonostante volumi e profitti, ad oggi ne sono rimasti 98 ancora coinvolti nella vertenza. La stretta di mano tra l'ad di Treofan, Aloys Slenders, e il general manager di Visopack, Michael Yanovski, dopo mesi di voci, smentite, accelerazioni (poche) e frenate (molte) suggella l'impegno ad aprire la fase due, quella cioè relativa all'accordo preliminare che sarà propedeutico a quello definitivo. Il nodo della laccatrice è, però, lontano dall'essere sciolto. «Quel punto è ancora in discussione» confermano fonti sindacali. La prima proposta di Jindal prevedeva niente laccatrice e disponibilità a mettere 2,4 milioni di euro per il Tfr dei lavoratori. Contro proposta polacca: o tutto il pacchetto completo o, in mancanza della laccatrice, 9 milioni di euro di compensazione per la mancata cessione del macchinario. A quel punto il rilancio di Jindal si è palesato su 2,4 milioni di euro per il Tfr più altri 3 milioni che però il gruppo indiano non voleva sborsare e che, nelle intenzioni, doveva mettere lo Stato.

GLI SCENARI

Di fronte a questo scenario, durante l'ultimo incontro al Ministero lo scorso 25 maggio, si è creato lo stallo che adesso pare risolto. Con o senza laccatrice questo è da vedere, ma quel che conta è la disponibilità, anzi l'impegno, delle due parti a siglare l'accordo. Decisivo è stato l'intervento del governo che aveva sin da subito comunicato l'intenzione di convocare Treofan Germany per mettere nero su bianco le richieste della proprietà e di voler riconvocare il tavolo solo dopo un successivo passaggio con Visopack. «La ripartenza della produzione di Treofan deve rilanciare il polo chimico ternano nell'ottica del progetto della Sustainable Valley - commenta Sergio Cardinali della Filctem Cgil nazionale - il tempo necessario per stipulare un contratto definitivo e poi finalmente tutti i dipendenti potranno tornare a lavorare, a far ripartire le macchine e a far rivivere lo stabilimento chimico ternano». Non manca chi sceglie la prudenza, viste le precedenti promesse non mantenute da parte della proprietà indiana, e si limita a un laconico «la strada è ancora irta».

FRONTE TCT

Intanto sul fronte Tubificio le segreterie territoriali e le Rsu di TCT hanno espletato l'esame congiunto per il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Alla presenza dell'azienda e della Regione Umbria, il Ministero del Lavoro ha confermato la sussistenza dell'ammortizzatore a partire dall'11 maggio fino al 31 dicembre, ulteriori proroghe saranno riconosciute eventualmente con l'approvazione della prossima Finanziaria. I tempi per l'erogazione delle spettanze vengono confermati indicativamente in due mesi considerando agosto mese lavorativo.

Lorenzo Pulcioni
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Il Messaggero