Treofan, la vertenza al Mise. I parlamentari umbri della Lega: «Usiamo il Milleproroghe»

Treofan, la vertenza al Mise. I parlamentari umbri della Lega: «Usiamo il Milleproroghe»
Oggi il tavolo al Ministero dello sviluppo economico, domani l'incontro tecnico con Ministero del Lavoro e il liquidatore della Jindal. Prosegue il conto alla rovescia della...

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Oggi il tavolo al Ministero dello sviluppo economico, domani l'incontro tecnico con Ministero del Lavoro e il liquidatore della Jindal. Prosegue il conto alla rovescia della vertenza Treofan. I sindacati sollecitano un coinvolgimento della Regione Umbria per dare più forza alle azioni legali nei confronti di Jindal. Mentre i parlamentari umbri della Lega chiedono un intervento legislativo del governo e propongono di utilizzare il Milleproroghe.

«Riteniamo estremamente grave che, oltre ai proclami, non sia stata fatta nessuna proposta legislativa in favore di una vertenza sindacale che è simbolo di tante altre vicende sparse sul nostro territorio» scrivono i parlamentari umbri del Carroccio. «Stianno lavorando ad una proposta emendativa da inserire nel primo provvedimento utile, il decreto Milleproroghe, per tentare un'ultima carta: proroga dei termini di liquidazione, obbligo di cassa integrazione non soltanto per le cessioni ma anche per le procedure di liquidazione e soprattutto divieto di acquisizione di altre aziende dello stesso settore merceologico nei tre anni successivi alla liquidazione» concludono.

D'altra parte, secondo Marianna Formica, segretaria della Filctem Cgil di Terni, tutto tace rispetto alle intenzioni della Regione Umbria sulla continuità produttiva della fabbrica e sul consolidamento delle attività peculiari del Polo Chimico. «Tante parole sono state spese in questi mesi dall'assessore allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni, che si è detto più volte orgoglioso di avere sul territorio umbro, a Terni, delle importanti eccellenze, a partire dalla Treofan. Ma alle parole, ad oggi, non hanno fatto seguito i fatti. Ci aspettiamo che vengano prese posizioni forti con azioni incisive anche legali, come d'altronde stanno facendo le organizzazioni sindacali. La Treofan deve ricominciare a produrre quel film in polipropilene che proprio a Terni è nato, senza escludere prospettive future volte ad una progressiva riconversione - conclude la sindacalista - per quanto riguarda il Polo Chimico tutto, si dovrebbe prevedere, proprio con i fondi a disposizione, che la Regione dell'Umbria si troverà a gestire, una riqualificazione complessiva, inserita in una più generale rigenerazione urbana, che renda il sito attrattivo per nuovi insediamenti industriali e per garantire non solo il mantenimento degli investimenti delle aziende già presenti, ma per incentivarne degli ulteriori e più importanti. Solo così il Polo Chimico di Terni potrà essere un polo d'eccellenza a livello non solo italiano, ma europeo».

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Il Messaggero