Terni, Treofan. L’assessore Fioroni conferma la svolta: «L’importante è il lavoro, anche se non è chimica»

Terni, Treofan. L’assessore Fioroni conferma la svolta: «L’importante è il lavoro, anche se non è chimica»
«Per Troefan sarebbe auspicabile una reindustrializzazione coerente con il modello Sustainable Valley, ma la priorità è la salvaguardia dei livelli...

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«Per Troefan sarebbe auspicabile una reindustrializzazione coerente con il modello Sustainable Valley, ma la priorità è la salvaguardia dei livelli occupazionali». Così l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, al question time in consiglio regionale risponde al consigliere del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, che aveva chiesto quali azioni concrete e quali risorse la Regione sta mettendo in campo per garantire un futuro al polo chimico.



La direzione indicata da Fioroni è quella della chimica verde e dei biomateriali ma al momento al Mise sono al vaglio due proposte, quella della Hgm nel recupero di materiali e di un'azienda lituana interessata ai macchinari, che l'assessore ammette essere «parzialmente coerenti con il modello Sustainable Valley». Il progetto chiave per il riposizionamento della regione lungo le catene globali del lavoro «è di orizzonte temporale di medio-lungo periodo perchè a causa del lento logorio del fiore all'occhiello della chimica italiana e per l'atteggiamento predatorio portato avanti dalla proprietà, bisognerà intervenire su infrastrutture, acque reflue, depuratore e rete fognarie, attraverso un mix di finanza pubblica e strumenti diversi».

Rispetto al progetto di eco sistemi su innovazione, portato avanti con l'Università di Perugia, Fioroni parla di Terni come di «possibile polo di ricerca internazionale sui biomateriali» che verrà realizzato «ci auguriamo» con i fondi del Pnrr e per il quale «verosimilmente» saranno destinati 17 milioni di euro. Per quanto riguarda il ruolo di Novamont, anche questo oggetto dell'interrogazione di De Luca all'assessore regionale, Fioroni ha risposto che «l'integrazione tra agricoltura e chimica verde non può prescindere da un campione di filiera come Novamont che non a caso era presente a Dubai nell'ottica di fare dell'Umbria un polo internazionale di economia biocircolare. Sono in corso interlocuzioni con Novamont, Mise e Invitalia - ha aggiunto Fioroni - per valutare opportunità nazionali di sostegno agli investimenti per sviluppare capacità produttiva ed infrastrutture di trasferimento tecnologico che consentano piccoli lotti di produzione sperimentale. Questo insieme al polo di ricerca sui biomateriali dovrebbero rappresentare l'elemento attrattivo».


«Sulla carta è tutto bellissimo - ha replicato De Luca dopo la risposta di Fioroni - mentre per altre situazioni la Regione Umbria trova milioni di euro sonanti, per Treofan siamo ancora alle dichiarazioni di intenti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero