Dal Trasimeno in secca spunta il fascino della strada etrusco-romana che univa Perugia a Chiusi

Un tratto della strada vicino al Trasimeno in secca
Pietre, ossi di animali e ferri di cavalli. La siccità al Trasimeno potrebbe aver fatto riaffiorare i resti della strada etrusco-romana che portava da Chiusi a Perugia....

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Pietre, ossi di animali e ferri di cavalli. La siccità al Trasimeno potrebbe aver fatto riaffiorare i resti della strada etrusco-romana che portava da Chiusi a Perugia. Un’ipotesi affascinante arrivata dopo un’osservazione attenta dello studioso Gianfranco Cialini che dice di aver rilevato la presenza di un antico selciato emerso con l’abbassamento delle acque del lago. La presunta antica strada costeggerebbe il lato Sud del Trasimeno: in particolare il tratto individuato si troverebbe in località Sant’Arcangelo di Magione nella zona dell’antico pontile. «Della presenza di un’antica strada etrusco romana che passasse a Sud del Trasimeno - dice lo storico Cialini - si sapeva l’esistenza. Questa doveva collegare un tempo le città di Chiusi e Perugia e, successivamente, le due strade consolari romane Cassia e Flaminia. Ma quello che non si sapeva è dove fosse ubicata. Infatti, tra le ipotesi che si possono fare sul fatto che solo oggi si può parlare del ritrovamento di un antico selciato è grazie al notevole abbassamento del lago che ha riportato alla luce, insieme a cippi di confino del Collegio della Sapienza risalenti a epoche più recenti, tratti di un antico selciato in cui alcune pietre sono ancora allineate mentre altre sono scomposte. Tra le stesse pietre sono state recuperate diverse ossa di animali, ferri di cavallo e antichi pesi in coccio di reti da pesca. Potremmo anche supporre che solo oggi si è posto lo sguardo con interesse a queste pietre cercando di capirne il significato». Per convalidare la sua ipotesi Cialini ha chiesto anche l’intervento della Soprintendenza archeologica dell’Umbria.

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Il Messaggero