Tirreno-Adriatico partenza da Terni con assembramenti poi la gara nella bellezza della Valnerina

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La 4/a tappa della 56/a Tirreno-Adriatico di ciclismo ha tenuto fede alle attese, regalando spettacolo, emozioni e rovesci nelle prime posizioni della classifica generale. Che...

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La 4/a tappa della 56/a Tirreno-Adriatico di ciclismo ha tenuto fede alle attese, regalando spettacolo, emozioni e rovesci nelle prime posizioni della classifica generale. Che adesso è guidata da Tadej Pogacar, l'anno scorso vincitore del Tour de France e quest'anno già campione all'Uae Tour ad Abu Dhabi.


Il giovane talento sloveno ha staccato tutti, con un'azione irresistibile, e si è presentato da solo sul traguardo a Prato di Tivo, nel Teramano, al termine di una frazione considerata decisiva per le sorti della 'Corsa dei due marì, oggi partita da Terni e conclusa sulle montagne - a quota 1.450 metri - d'Abruzzo.
Solo l'inglese e campione in carica Simon Yates è riuscito a rimanere dietro le ruote dello scatenato Pogacar, accusando alla fine un distacco di soli 6" utti gli altri, dal campione colombiano Higuita a Landa, hanno accusato 29" di ritardo, mentre Nairo Quintana è arrivato a 31", il portoghese Joao Almeida a 35". Si è difeso bene l'ex leader della corsa organizzata da Rcs Sport, il belga Wout Van Aert, che ha dimostrato di essere migliorato molto in salita, mentre è crollato il colombiano vincitore del Tour 2019, Egan Bernal: è lui il vero sconfitto di giornata.

E dire che era stato il primo a scattare nel gruppo dei migliori, poi si è staccato fino ad accusare un ritardo di 1'26«. Ko anche Geraint Thomas, a 58", e Vincenzo Nibali, 16/o a 1'27« (peggio di Bernal), lo stesso distacco del conterraneo Damiano Caruso. Brutti presagi. Il migliore degli italiani è stato Matteo Fabbro, 7/o a 42" da
Pogacar. Lo sloveno adesso nella generale precede Van Aert di 35", mentre Fabbro è a 1'12", Thomas a 1'25". Nibali è 13/o, a 1'37" dalla vetta.
Domani 5/a tappa, con partenza da Castellalto (Teramo) e arrivo a Castelfidardo (Ancona), dopo 205 chilometri di corsa.
Il gran finale martedì, con la crono a San Benedetto del Tronto che ha un solo favorito: Filippo Ganna. Il ciclismo italiano spera ancora in lui.

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Il Messaggero