Test sierologici. Solo poco più di un terzo sul totale delle persone contattate ha accettato di partecipare all’indagine promossa dal Ministero della Salute e...
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Fino ad oggi i numeri della Provincia di Terni rispecchiano il trend nazionale. A parte Stroncone dove si sono presentati 7 cittadini su 9 per il resto il tasso di partecipazione lascia alquanto a desiderare. 37 test effettuati sui 95 previsti a Terni, 8 su 13 ad Amelia, 4 su 9 a Montecastrilli, 3 su 10 a Penna, 5 su 15 a Narni. Un magro bottino che rischia di rendere inaffidabili i risultati della ricerca. Le fasce di età indagate sono le più disparate -racconta Matteo Sciarrini della Cri di Avigliano Umbro- oggi (ieri ndr) abbiamo testato un bambino di 4 anni e una signora di 93. Diverse le ipotesi formulate sulle ragioni di un rifiuto così esteso e trasversale. Dall’imbarazzo di recarsi all’ambulatorio mobile in piazza alla paura del prelievo, passando per il timore, a fronte di una eventuale positività al virus in corso, di dover affrontare la quarantena contumaciale».
«Eravamo convinti che ci sarebbe stato il pienone -raccontano ancora alla postazione mobile di Amelia- che tutti avrebbero accettato. Di contro tanti passanti sono venuti a chiederci se potevano sottoporsi al test ma non abbiamo potuto accontentarli».
«I destinatari dei test sono stati selezionati dall’Istat sulla base di parametri specifici e non potevano assolutamente essere rimpiazzati. utto il materiale, targhette, codici identificativi, provette, è stato predisposto in anticipo. Non si sarebbe potuto aggiungere nessuno. I prelievi effettuati in questi due giorni (28 e 29 maggio ndr) sui dieci comuni ternani -precisa Scura- rientrano nel cosiddetto campione anticipato che in Umbria corrisponde a circa 860 persone su un totale di 5275. Dal prossimo 3 giugno ricominceremo e completeremo il giro con il grosso del campione. Nel frattempo ci auguriamo che sia a livello istituzionale che attraverso il passaparola, la comunicazione circa l’importanza di partecipare all’indagine trovi terreno più fertile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero