Tesei a Norcia: «Ritrovarsi così dopo tre anni è un colpo al cuore. Ora acceleriamo sulla ricostruzione»

La governatrice Donatella Tesei con il ministro Dario Franceschini e il sindaco di Norcia Alemanno
NORCIA - «A tre anni dal sisma ritrovarsi ancora così è un colpo al cuore», così la presidente della Regione Umbria Donatella  Tesei a Norcia...

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NORCIA - «A tre anni dal sisma ritrovarsi ancora così è un colpo al cuore», così la presidente della Regione Umbria Donatella  Tesei a Norcia per ricordare il terremoto del 30 ottobre 2016 che provocò il crollo quasi totale della Basilica di San Benedetto e tanti danni al territorio. «Questo è un giorno particolare che tre anni fa abbiamo tutti vissuto in maniera drammatica», ha aggiunto la governatrice in quella che è stata la sua prima uscita ufficiale da neo eletta. «Adesso - ha concluso Tesei - speriamo di poter accelerare il processo di ricostruzione».

«Alla neo presidente della Regione Umbria sia garantita la necessaria indipendenza e autonomia per governare per il bene di tutti». Così il vescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, mons. Renato Boccardo, si è pronunciato sulle recenti elezioni regionali che hanno portato alla proclamazione di Donatella Tesei. L'ha fatto a margine della celebrazione del terzo anniversario post sisma a Norcia. «Da parte dei vescovi umbri al nuovo governatore - ha aggiunto il prelato - c'è l'assicurazione della collaborazione nel rispetto evidente delle reciproche competenze». «Oltre alla ricostruzione ci sono temi particolarmente urgenti che il nuovo governo regionale è chiamato ad affrontare, come quelli del lavoro, dei giovani che fuggono dalla nostra regione, della sanità e dell'assistenza sanitaria per le persone anziane e malate», ha spiegato Boccardo.
Per la ricostruzione «serve un impegno collettivo a prescindere dai colori e dalle appartenenze», ha rimarcato il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini alla Basilica di San Benedetto a Norcia. «Il lavoro da affrontare è ancora molto lungo, non dimentichiamo che sono state colpite oltre 4 mila chiese e più di mille palazzi vincolati», ha sottolineato ancora.

E il candidato rosso-giallo Vincenzo Bianconi: «Sono nel posto dove ero tre anni fa a quest'ora, a dare una mano ai miei concittadini come hanno fatto tanti altri; mi sembrava giusto esserci. Ci sarò anche l'anno prossimo e negli anni a venire». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero