Il messaggio della presidente Tesei: «Attenzione alla violenza silenziosa sulle donne che si consuma quotidianamente»

Donatella Tesei
PERUGIA - «Sono tante le tipologie di violenza a cui le donne sono sottoposte, spesso tra le mura domestiche. Accanto a quelle più eclatanti, che purtroppo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PERUGIA - «Sono tante le tipologie di violenza a cui le donne sono sottoposte, spesso tra le mura domestiche. Accanto a quelle più eclatanti, che purtroppo sempre più spesso riempiono le cronache, vi è una violenza più silente che si consuma quotidianamente. A volte ci sono ricatto e sottomissione psicologica ed economica a cui le donne sono costrette a sottostare», così la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.


«Se è vero che il coraggio di denunciare è un passo determinante per interrompere le violenze, è altrettanto vero -
rileva la presidente in una nota diffusa da Palazzo Donini - che si deve far accrescere nelle donne una consapevolezza affinché siano in grado di maturare la coscienza che alcuni atteggiamenti sono fortemente lesivi della dignità. L'individuazione di quei comportamenti è un atto di prevenzione per evitare ulteriori conseguenze. In tal senso, e anche per coltivare la cultura del rispetto, è necessario costruire un percorso con il coinvolgimento di più attori, compreso il mondo della scuola. Al tempo stesso - conclude Tesei - si devono mettere in campo tutte quelle politiche che possano creare le condizioni affinché la donna possa essere davvero autonoma e libera di fare le
proprie scelte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero