Terreno inquinato, parco Rosselli off-limits

Terreno inquinato, parco Rosselli off-limits
TERNI Metalli pesanti e idrocarburi fuori limite. Inquinanti che, in attesa di sapere se comportino rischi per la salute e l'ambiente, hanno imposto la chiusura di tutte le...

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TERNI Metalli pesanti e idrocarburi fuori limite. Inquinanti che, in attesa di sapere se comportino rischi per la salute e l'ambiente, hanno imposto la chiusura di tutte le aree esterne non pavimentate del parco Rosselli. Interdette cautelativamente alla popolazione anche le aree adiacenti destinate a verde pubblico e gli spazi esterni a servizio dell'asilo nido Peter Pan e della scuola dell'infanzia Luigi Nobili. L'ordinanza del sindaco, Leonardo Latini, è scattata al termine dei rilevamenti svolti nel sottosuolo del parco. Previsti nel piano di caratterizzazione avviato cinque mesi fa dopo aver accertato la presenza di scarti di lavorazioni industriali accumulati nel secolo scorso. Materiale che, come si temeva visto che fuori dal parco da tempo ci sono i cartelli che comunicano la potenziale contaminazione del sito, è inquinato.


«La relazione conclusiva sulle indagini effettuate finora, che riguardano principalmente un'area chiusa da anni e della quale da moltissimo tempo si conosceva il potenziale inquinamento causato da scarti di lavorazioni industriali - spiegano da palazzo Spada - conferma che in alcuni campioni sono presenti sostanze che superano il limite. Il materiale antropico non rispetta, in alcuni punti di campionamento e per alcuni inquinanti come metalli pesanti e idrocarburi, le soglie limite di concentrazione per le aree destinate ad uso verde pubblico, privato e residenziale e in due punti di campionamento il limite per le aree destinate ad uso commerciale o industrial».

Dopo il divieto di calpestare quei terreni, compresi i cortili di asilo nido e materna, partirà l'analisi di rischio sanitario ambientale per stabilire se i superamenti rilevati dalle indagini possano comportare rischi per la salute. In caso affermativo si dovrà procedere alla bonifica e alla messa in sicurezza. La presenza di metalli pesanti e idrocarburi nel parco, chiuso da più di cinque anni per il crollo di alcuni alberi ma frequentato ogni giorno da spacciatori e consumatori, farà allungare i tempi del restyling e della riapertura dell'area verde a ridosso del centro. «Purtroppo - dice l'assessore all'ambiente, Benedetta Salvati - Terni sconta la sua trasformazione industriale che in anni passati ha comportato l'inquinamento di vaste aree sulle quali non si è mai intervenuti. Ora dobbiamo confrontarci con una sensibilità diversa e con normative fortunatamente più severe. Ed è quello che stiamo facendo» aggiunge la Salvati. Per quanto riguarda i due servizi scolastici interessati dall'ordinanza del sindaco, per i quali era già in programma un trasferimento temporaneo a causa di interventi di manutenzione e adeguamento programmati, l'assessore alla scuola, Cinzia Fabrizi è al lavoro con la direzione competente per cercare soluzioni adeguate. La caccia agli inquinanti al parco Rosselli è stata svolta con nove sondaggi fino a 26 metri di profondità fino a raggiungere la falda per analizzare le acque sottostanti. Sui prelievi dei campioni di terreno le prove chimiche di laboratorio, che hanno restituito la presenza di inquinanti fuori limite.
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Il Messaggero