Orvieto, è psicosi terremoto La Prociv: «Attenti ai falsi allarmi»

Controlli dei vigili del fuoco
In Umbria torna la paura del terremoto. Questa volta il sisma ha colpito in particolare l'Orvietano con una prima forte scossa avvertita ieri sera con epicentro a Castel...

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In Umbria torna la paura del terremoto. Questa volta il sisma ha colpito in particolare l'Orvietano con una prima forte scossa avvertita ieri sera con epicentro a Castel Giorgio, e poi con uno sciame che è proseguito per tutta la giornata di oggi. «Situazione sotto controllo» hanno detto a fine giornata sia il prefetto di Terni, Angela Pagliuca, che il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli. Il bilancio parla di cinque case inagibili a Castel Giorgio (una però già disabitata) e nove persone costrette a trovare una nuova sistemazione. A Orvieto - nessun danno per il Duomo - le scuole, inizialmente aperte dopo le verifiche statiche svolte di prima mattina, sono state prima evacuate poi chiuse precauzionalmente, anche per domani, dal sindaco Giuseppe Germani. Disposta la chiusura dei plessi scolastici anche a Fabro, Porano, Monteleone d' Orvieto e Allerona, comuni che si aggiungono così a quelli di Ficulle, Castel Viscardo e Castel Giorgio, dove le aule erano rimaste vuote per volontà dei sindaci anche questa mattina. È proprio a Castel Giorgio che la situazione è più delicata. Una ventina in tutto le abitazioni sottoposte a verifiche accurate e cinque quelle risultate inagibili, altre 12 a Castel Viscardo: crepe ai muri, quadri, suppellettili, pezzi di solaio e di cornicioni caduti sono i danni e le lesioni riscontrate. ​Intanto, la Protezione civile di Orvieto, tramite il proprio profilo Facebook, ha diffuso una nota in cui precisa che sono «in circolazione voci infondate che preannunciano l'arrivo di scosse telluriche in orari precisi». «Al fine di evitare fraintendimenti - continua il messaggio - si comunica che ad oggi nel mondo non esistono strumenti in grado di prevedere le scosse». E anche il prefetto Pagliuca ha invitato ad affidarsi «solo a notizie verificate e reali».
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Il Messaggero