Terremoto: a processo il sindaco di Norcia, assolto l'archistar Boeri

Terremoto: a processo il sindaco di Norcia, assolto l'archistar Boeri
SPOLETO - Assolto l'archistar, a processo il sindaco. Questa la decisione presa nella mattinata di mercoledì dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SPOLETO - Assolto l'archistar, a processo il sindaco. Questa la decisione presa nella mattinata di mercoledì dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Spoleto, Federica Fortunati.


Il giudice ha assolto l'archittetto Stefano Boeri «perché il fatto non costituisce reato» per la vicenda legata al sequestro del centro polivalente «Norcia 4.0», realizzato dopo il sisma del 2016. Coinvolto nell'indagine come direttore dei lavori, era accusato di abuso edilizio. È stato processato con il rito abbreviato.

Rinviato invece a giudizio per la stessa inchiesta il sindaco di Norcia Nicola Alemanno al quale sono stati contestati i reati di abuso edilizio e falso.

Lo scorso gennaio, il pubblico ministero Patrizia Mattei aveva chiesto la pena di un anno per l'archistar, contestandogli abuso edilizio, violazione di normative a tutela dell’ambiente e del paesaggio e deturpamento di bellezze naturali. Secondo la procura, quella struttura polivalente non può essere considerata temporanea ed è stata edificata in un’area sottoposta a molteplici vincoli. L’architetto Boeri, però, quando è stato sentito dal giudice ha ribadito di aver dato il suo contributo «per realizzare una struttura temporanea con finalità di protezione civile», ma di non aver assolutamente seguito l’iter relativo alle autorizzazioni. La struttura è stata realizzata con i fondi delle donazioni di “Un aiuto subito”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero