Inglese, spagnola e brasiliana: al Santa Maria di Terni presenti tutte le varianti del virus

Inglese, spagnola e brasiliana: al Santa Maria di Terni presenti tutte le varianti del virus
La presenza di varianti a Terni è diventata una certezza. I dati arrivati ieri dall'Istituto Superiore di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La presenza di varianti a Terni è diventata una certezza.

I dati arrivati ieri dall'Istituto Superiore di Sanità rappresentano peraltro un quadro ancora più complesso di quello che si poteva immaginare. Su 21 tamponi analizzati, 14 sono risultati riconducibili alla variante inglese, 4 alla brasiliana e 3 alla spagnola. E con l'ospedale Santa Maria già al collasso, ora si teme il peggio.

La mutazione del virus (riscontrata) e la velocità di diffusione, stanno portando ad un innalzamento significativo della curva dei contagi. I ricoveri aumentano giorno dopo giorno e non ci sono più posti liberi in terapia intensiva.

«Era quasi scontato che ci fosse la prevalenza di varianti nel territorio - commenta il presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Terni, Giuseppe Donzelli - considerata la percentuale di trasmissibilità tra giovani e giovanissimi, ma sapere che su 21 tamponi tutti e 21 confermano la presenza di varianti è davvero preoccupante». Per Donzelli, oltretutto, quei dati sono superati: «Si riferiscono a più di un mese fa e andrebbero ripetuti, solo ragionando su numeri aggiornati si potranno prendere provvedimenti giusti e mirati». Non vuole polemizzare sui ritardi nell'invio dei campioni da parte di Azienda ospedaliera o dell' Usl Umbria 2 (provengono sia da pazienti ricoverati che dal territorio) o nella risposta. Sebbene per processare qui tamponi solitamente si impiegano dieci giorni, Donzelli guarda oltre: «Sicuramente la situazione rappresentata porterà all'adozione di nuove misure di contenimento. Andrà chiesto un parere al Comitato tecnico scientifico regionale e dovrà essere valutato e, mi auguro, recepito».

Considerando che poche settimane fa il Cts suggeriva un lockdown totale «perché le varianti vanno più veloci della campagna vaccinale, si possono prevedere maggiori restrizioni. Assembramenti, risse e accoltellamenti andranno, a questo punto, scongiurati. A Terni, nonostante i pochi tamponi del fine settimana, si è raggiunti quota 439 positivi e il dato sembra destinato a salire visto il costante e progressivo aumento dei contagi. Con tre varianti rilevate, per ora, fra cui l'inglese è presente i maniera considerevole. «Sono francamente preoccupato aggiunge Donzelli anche se il campione è di soli 21 pazienti, la statistica vuole che il cento per cento dei contagiati è da riferirsi a varianti. In attesa di decidere come bloccare la trasmissione del virus, ossia con quali misure di mitigazione, invito tutti ad un comportamento responsabile».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero