Terni. Un "pezzo" di Marmore se ne va Dopo 80 anni chiude il negozio di alimentari

Terni. Un "pezzo" di Marmore se ne va Dopo 80 anni chiude il negozio di alimentari
La loro vita,  quella di Massimiliano e Patrizia qualche anno fa sembrava distrutta, dopo la perdita  per un male incurabile del loro unico figlio Roberto....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La loro vita,  quella di Massimiliano e Patrizia qualche anno fa sembrava distrutta, dopo la perdita  per un male incurabile del loro unico figlio Roberto. Anni di sofferenza combattutti dall’idea di continuare o lasciare il loro negozio di alimentari a Marmore.  La grande fede ha dato loro la forza di continua a lavorare anche nella memoria del figlio ed adesso si godranno una meritata pensione.  Chiude un negozio che ha fatto la storia del paese della Cascata, sempre pronto con il pane croccante e le prime primizie e, soprattutto, tanta gentilezza.  80 anni di attività in via  Montesi di cui 60 sotto la gestione della famiglia Moscatelli.  Un punto di riferimento non solo per la gente del posto ma anche per tanti ternani e turisti di passaggio. La cessazione del mini market è prevista il 31 maggio. Tutto cominciò con una cooperativa sociale che passò l’attività nel  1963 a  Luigino Moscatelli, che insieme a Peppina  e a suo figlio lo ha condotto fino al raggiungimento della pensione. Da allora fino ad oggi ci hanno pensato Massimiliano e Patrizia a portare avanti l’attività ed adesso raggiunta l’età della pensione lasciano non senza rammarico.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero