«L'Umbria agli umbri», Fiorini attacca la presidente Tesei sulla gestione della sanità

Emanuele Fiorini
Al grido «L'Umbria agli Umbri» Emanuele Fiorini parte...

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Al grido «L'Umbria agli Umbri» Emanuele Fiorini parte all'attacco della presidente Tesei sul fronte della sanità. Le nomine fatte, le liste d'attesa, l'accusa di voler «smantellare la sanità pubblica a favore di quella privata». Un attacco a trecentosessanta gradi quello del consigliere comunale di Liberi e Forti contro la governatrice dell'Umbria. «Lo slogan della Lega "padroni a casa propria", in questa circostanza e non solo, se lo sono proprio dimenticato, oppure l'hanno cambiato perché gli interessi sono ben altri», dice Fiorini dopo aver elencato i nomi dei direttori che guidano la sanità in Umbria. «Trovo davvero anomalo il fatto che neanche uno dei nominati sia umbro», sottolinea Fiorini. Scelta che secondo l'ex consigliere della Lega ha uno scopo ben preciso: «La cosa più strabiliante è che sono venuti da altre regioni per peggiorare la nostra situazione sanitaria, addirittura con l'intento di smantellare le due Usl e le due Aziende Ospedaliere, per realizzare una sola Usl ed una sola Azienda Ospedaliera, a discapito del territorio ternano». Sul tema delle liste d'attesa altro attacco frontale, dopo che nei giorni scorsi la Regione ha presentato un piano per abbatterle. «Intollerabile - denuncia Fiorini - è anche il dato concernente le prestazioni in lista d'attesa e cioè prestazioni che devono ancora essere assegnate ai cittadini, pari a circa 180.000 secondo i dati della Regione Umbria, ma che come dice "radio scarpa" sembrerebbero essere circa 300.000. È intollerabile perché gli Umbri sono costretti a rivolgersi, anche per una semplice mammografia, al privato e non tutti possono permetterselo». Frecciata finale, indirizzata direttamente alla presidente Tesei, sulla gestione dell'emergenza Covid-19. «La presidente Tesei si è vantata del sistema sanitario regionale, dei pochi casi di Covi-19 che si sono registrati nella nostra regione grazie, a suo dire, di una gestione efficiente, ma allora cara Presidente: perché ad agosto il Cup non è stato ancora ristabilizzato?»
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Il Messaggero