Terni e Umbria Jazz: un legame d'acciaio che vive negli scatti di Alberto Mirimao

Terni e Umbria Jazz: un legame d'acciaio che vive negli scatti di Alberto Mirimao
TERNI - Terni e Umbria Jazz. Un legame d’acciaio che vive attraverso gli scatti di Alberto Mirimao esposti in una mostra che racconta tanto del festival e tantissimo della...

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TERNI - Terni e Umbria Jazz. Un legame d’acciaio che vive attraverso gli scatti di Alberto Mirimao esposti in una mostra che racconta tanto del festival e tantissimo della città in cui tutto ha avuto inizio. Il primo concerto, infatti,  si svolse  il 23 agosto 1973 nella cornice naturale di Villalago di Piediluco. A Terni, quasi mezzo secolo fa, sonarono gli Aktuala, un gruppo scomparso da tempo e Mel Lewis. I negativi, Mirimao li tiene chiusi in un cassetto: «In mostra ho preferito mettere le foto delle recenti edizioni, Spring e Weekend». Un modo per celebrare il festival a lui tanto caro: «Lo ho seguito dagli esordi per lavoro e per passione e non lo ho lasciato più». E’ ancora lui, per Terni, il fotografo ufficiale di Uj.  Pertanto propone di esporre, intanto, quindici fotografie al piano superiore del Caffè del Corso, dove da giovedì 15 settembre a domenica 18 suonerà  "Gianni Cazzola Quartet W/Sandro Gibellini”. Ha già appeso i quadri (le foto sono state incorniciate)  con le immagini di Fiorella Mannoia, Paolo Fresu, e di tutti quei musicisti che sono saliti sul palco dell’Anfiteatro Romano o che sono entrati nei locali del centro di Terni durante le passate edizioni ternane.  Quelli di Mirimao sono scatti densi di suggestioni, di sfumature, di jazz: è come se dalle sue fotografie uscisse la musica nera, tanto sono autentiche. Le sue quindici fotografie entreranno a far parte del grande patrimonio artistico del festival, che si prepara a festeggiare i cinquant’anni. «Ma anche i 49 sono importanti». Per questo la mostra al Caffè del Corso, per tenere acceso il ricordo dei concerti che ci sono stati e che hanno registrato il tutto esaurito.

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Il Messaggero