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TERNI - In sette guidavano l’auto dopo aver bevuto troppo e due erano neopatentati.
Per cinque di loro è scattato il ritiro della patente. Tre i conducenti denunciati alla procura perché presentavano tassi alcolemici ben superiori ai limiti previsti: due avevano un tasso di poco inferiore a 1,50 grammi per litro e uno invece aveva superato questo limite. Per altri quattro sono scattate le sanzioni amministrative.
A tracciare il bilancio dei serrati controlli nel fine settimana di ferragosto per contrastare il fenomeno della guida in stato di alterazione è la polizia stradale. Che in una sola notte ha fermato centro veicoli e controllato e sottoposto ai test per verificare l’assunzione di alcol e droga120 persone.
«Non c’ è una fascia di età particolarmente interessata - sottolinea una nota della polizia stradale, guidata da Luciana Giorgi - perché i trasgressori sono di età compresa tra i 21 e i 58 anni». La polizia di stradale sottolinea di essere «estremamente zelante nello svolgere questi servizi in quanto il contrasto alla guida sotto l’influenza di sostanze alcooliche e stupefacenti costituisce un aspetto molto importante sia della prevenzione della salute e della tutela della sicurezza stradale. Ed è per questo che i controlli proseguiranno per tutta l’estate, per garantire la sicurezza sulle strade e prevenire incidenti ».
Nell’ambito delle attività di controllo e prevenzione svolte in città il questore, Bruno Failla, ha firmato due provvedimento di daspo urbano nei confronti di altrettante persone. Su tratta di un italiano e un tunisino.
Il primo è stato più volte protagonista di urla e schiamazzi all’interno della stazione ferroviaria di Terni. I suoi comportamento molesti per i viaggiatori sono finiti all’attenzione del personale della polizia ferroviaria.
Per l’uomo il questore ha disposto il divieto di avvicinamento allo scalo ferroviario e a piazza Dante per un anno. Il secondo daspo urbano è scattato per un tunisino che, dopo un grave diverbio avvenuto all’interno di un esercizio commerciale della prima periferia, ha assunto atteggiamenti ostili e pericolosi per la pubblica sicurezza. Anche nei suoi confronti è stato adottato il divieto di avvicinamento all’esercizio pubblico per un anno.
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