Terni, truffa per ottenere finanziamenti pubblici: Due imprenditori ternani a processo

Terni, truffa per ottenere finanziamenti pubblici: Due imprenditori ternani a processo
TERNI - Ha incassato un contributo pubblico fingendo di voler acquistare un macchinario nuovo per la sua azienda, la Gpi Technology.  ...

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TERNI - Ha incassato un contributo pubblico fingendo di voler acquistare un macchinario nuovo per la sua azienda, la Gpi Technology. 

Grazie a fatture per operazioni inesistenti emesse dal legale rappresentante dell’azienda Co.I.Mont., un ternano di 68 anni, l’imprenditore di 55 anni ha comprato un macchinario usato e l’ha fatto passare per nuovo. E questo per consentire alla sua impresa di accedere ai fondi comunitari e nazionali gestiti dalla Regione Umbria.

La documentazione, per l’accusa sostenuta dal pm, Camilla Coraggio, aveva indotto in errore la Sviluppumbria, tanto da consentire alla Gpi di conseguire un mutuo agevolato erogato con fondi statali e dell’Unione europea e di garantirsi un ingiusto profitto pari a 254mila euro.

La vicenda, esplosa un anno fa con un’operazione della guardia di finanza di Terni coordinata dalla procura, è finita di fronte al gup del tribunale di Terni, Simona Tordelli.

Che ieri ha rinviato a giudizio i due imprenditori ternani con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

A processo andranno il titolare della Gpi Technology, azienda ternana che fabbrica motocicli, parti di ricambio e componenti tecnologiche per auto e moto, e il legale rappresentante dell’azienda che gli aveva fornito il macchinario usato grazie al quale alla Gpi sono arrivati alla Gpi fondi statali ed europei.

La frode a danno del bilancio comunitario un anno fa aveva spinto la procura ad applicare misure patrimoniali. Facendo scattare il sequestro di beni aziendali e denaro per un importo di 360 mila euro. Una cifra che è la somma del contributo da 260mila euro incassato indebitamente dall’azienda ternana e del valore del macchinario usato, che ammonta a 100mila euro. Una cifra che fu sequestrata per garantire il debito erariale.

Il processo inizierà il prossimo 16 marzo. A difendere i due imprenditori gli avvocati Marco Gabriele, Bruno Capaldini e Marco De Pascalis.

Sviluppumbia, che si è costituita parte civile, è assistita dall’avvocato Marco Vergari del foro di Roma.

 

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Il Messaggero