TERNI Era stato trovato martedì scorso in stato di decomposizione, circondato da sporcizia e una gran quantità di oggetti accatastati e accumulati in una...
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SU FB LA VERSIONE DELLA FIGLIA
Sulla sua pagina di Facebook la figliastra ha raccontato la sua verità sulla morte del patrigno trovato in stato di decomposizione nella stanzetta dove lei custodiva decine e decine di oggetti:
«Se lunedì mattina (6 marzo) fossi rimasta a casa con te forse saresti ancora vivo. Sono uscita con mamma da quella porta alle 7 per andare a lavorare e ti ho ritrovato morto dopo 8 giorni ma mai avrei immaginato che stessi li dentro. Avevi il cellulare e non mi hai telefonato, perché hai deciso da morire così? La gente fa mille domande e non so più che dire e cosa rispondergli. Io non c’ero in casa quella mattina. Tu non dovevi fare quello che hai fatto».
Ma martedì mattina aveva invece postato un messaggio più duro: «Oggi murerò la mia camera così mi auguro che finiranno tutti i miei problemi. Non voglio uscire con il patema d’animo che quello stronzo possa entrarci da un minuto all’altro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero