Santa Maria, trattamenti più rapidi per diagnosi e cura dell'ictus

Santa Maria, trattamenti più rapidi per diagnosi e cura dell'ictus
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TERNI Ottimizzare il percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale dell'ictus, grazie alcoordinamento con la rete territoriale nella fasepre-ospedaliera è l'obiettivo per il 2020 del team della Stroke unit dell'ospedale di Terni. Accorciare le tempistiche anche nella fase del trasporto in ospedale del paziente significa, infatti - viene spiegato -,  ridurre le complicanze e gli esiti clinici, per questo presso l'Azienda ospedaliera da alcuni anni è attivo un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale nato dalla collaborazione multidisciplinare di neurologi, medici dell'emergenza, neuroradiologi, radiologi interventisti, fisiatri,neurochirurghi e medici di laboratorio. «Nel 2018 e 2019 -spiega in una nota il dottor Franco Costantini, dirigenteneurologo all'ospedale di Terni - il numero di persone trattatecon le terapie della fase acuta è cresciuto esponenzialmente,superando nel biennio la quota di 120. Il protocollo ha inoltreconsentito di ottimizzare le tempistiche delle varie procedure,raggiungendo l'obiettivo di contenere il tempo dall'arrivo inpronto soccorso alla trombolisi e alla trombectomia meccanicaentro 60 minuti, con casi di terapia endovenosa a 20 minuti eterapia endovascolare a 40 minuti».Il trattamento combinato, prosegue il dottor Costantini, hapermesso «un significativo miglioramento in oltre l'80% deipazienti, riducendo il tasso di mortalità, le complicanze e ladisabilità residua». «In particolare, nelle ultime settimane del2019 - ha concluso - sono stati trattati in tempi molto brevitre pazienti colpiti da occlusione dell'arteria basilare,gravissima emergenza clinica che può portare alla decesso inpochissimo tempo».
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Il Messaggero