Thyssenkrupp annuncia: "Venduta Vdm, poi toccherà ad Ast"

Thyssenkrupp annuncia: "Venduta Vdm, poi toccherà ad Ast"
TERNI ThyssenKrupp ha annunciato la vendita di Vdm Group a Lindsay...

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TERNI ThyssenKrupp ha annunciato la vendita di Vdm Group a Lindsay Goldberg, un fondo americano con sede in Europa a Dusseldorf. Il valore dell'operazione non è stato divulgato, ma il colosso industriale tedesco ha sottolineato che influirà positivamente sulla sua situazione finanziaria. La vendita consentirà inoltre al colosso tedesco dell'acciaio di ridurre «l’'esposizione al settore volatile dei materiali supportando l'obiettivo strategico di rendere ThyssenKrupp un gruppo industriale diversificato e portando a una correzione del book value di circa 100 milioni di euro». L’annuncio viene dato dai tedeschi sul proprio sito. E il balletto ricomincia. Perchè i destini di Vdm hanno sempre viaggiato in parallelo con quelli di Ast. Entrambi gioielli di famiglia, per le loro produzioni di qualità, dovevano entrare a far parte del gruppo finlandese di Outokumpu, che ha rilevato la parte di produzione dell’inossidabile di ThyssenKrupp. Poi l’Antitrust ha messo i bastoni fra le ruote e con un anacronistico provvedimento (peraltro in parte sanato con la decisione del 25 marzo scorso di porre un freno, con dazi all’ingresso, alla concorrenza dell’acciaio dei produttori orientali). Outokumpu si è trovata costretta a restituire sia Ast sia Vdm a Thyssenkrupp, per non fallire, dato che non era riuscita a trovare acquirenti che avessero offerto il prezzo richiesto. Nonostante le rassicurazioni e i polveroni alzati a livello locale, le dichiarazioni dei vertici di Tk erano sempre andate nella stessa direzione: ristrutturiamo e poi rimettiamo sia Ast sia Vdm sul mercato. Per Vdm è stato così, ora, cpme si evince dal sito, tocca ad Ast. «Il gruppo - riporta la nota apparsa ieri sul sito - ha sempre sottolineato l'intenzione di non conservare le due società nel medio e lungo periodo. Lindsay Godlberg ha confermato l'intenzione di proseguire nella ristrutturazione di Vdm, società specializzata nel business delle leghe speciali. Thyssenkrupp ha sempre sostenuto di voler vendere nel medio-lungo periodo le due società». Ora si rimescolano le carte, a partire dai mix produttivi, dato che Vdm produceva leghe di materiali, tra cui il titanio. «L’Ast -ricorda Riccardo Marcelli Segretario della Fim Cisl- ha affermato in più di una circostanza la volontà di rimanere nel mercato del titanio. Come sindacato abbiamo chiesto al management aziendale cosa abbia messo in campo per valorizzarne la strategia commerciale, quale azioni siano state elaborate per creare gli stock stretegici, senza ottenere risposte esaustive e di prospettiva. Ora il tempo sta scadendo. Il sito di Terni deve attrezzarsi il più velocemente possibile per non perdere questo business sicuramente di nicchia ma dall'elevato valore aggiunto, che per anni è rimasto strategico nelle logiche aziendali».
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Il Messaggero