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In attesa delle riaperture annunciate e previste a partire dal prossimo 26 aprile, in provincia di Terni si tornano a vedere segni positivi sugli spostamenti delle persone. Secondo il "Rapporto sugli spostamenti della comunità – Covid-19" fornito da Google Italia, infatti, nell’ultimo mese e mezzo si è tornati allo stesso numero di spostamenti verso le stazioni di trasporto pubblico ferroviario e bus rispetto al periodo di riferimento considerato di “normalità”, ovvero quello che va dal 3 gennaio al 6 febbraio 2020. Pari a zero è lo “scostamento” per Terni in termini di “viaggi” fatti per raggiungere stazioni ferroviarie e degli autobus, a fronte di un -16 per cento che si registra ancora a livello regionale.
Segni positivi (+6 per cento per Terni e +10 per l’Umbria) si registrano per gli spostamenti delle persone (registrati grazie all’analisi della cronologia delle posizioni che Google attiva in modo predefinito per gli utenti Gmail) verso luoghi quali supermercati, magazzini per prodotti alimentari, mercati agricoli, negozi di specialità gastronomiche, parafarmacie e farmacie. A essere, invece, fortemente penalizzati, come ci si poteva aspettare nel succedersi di zone arancioni e rosse, i luoghi dedicati al tempo libero (ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema) che presentano solo nell’ultimo mese e mezzo un -28 per cento per
Terni e un -31 per cento umbro.
Complici probabilmente le giornate di sole, invece, gli spostamenti verso i parchi, le aree cani, le piazze e i giardini pubblici sono calate di meno rispetto al periodo pre Covid: siamo a un -3 per cento nel ternano e a un -6 per cento a livello regionale. Tra cassa integrazioni, smart working e diversi contratti a termine non rinnovati, come rilevato anche dai dati preoccupanti sul calo dell'occupazione registrati da Istat, anche nel ternano, meno persone si spostano verso i luoghi di lavoro: sono il 13 per cento in meno gli spostamenti rispetto al 2020 nella provincia ternana e il 16 per cento in meno a livello regionale. Se si vanno a consultare i dati storici messi a disposizione da Google Italia, che tende a precisare che le informazioni non consentono l'identificazione personale, si possono evidenziare alcuni record negativi da inizio pandemia. Il momento peggiore per la mobilità verso i luoghi di svago lo fa registrare il 1 gennaio 2021, con un -89 per cento rispetto al pre-pandemia.
Dato non paragonabile al peggiore dei giorni dello scorso anno, il 6 dicembre 2020, che fece registrare un -59 per cento. Anche per i parchi a segnare il record negativo per gli spostamenti è il 24 gennaio 2021. Altri segni più e meno sono giustificabili dal “momento storico”: il 23 dicembre 2020, in prossimità del Natale, per esempio, gli abitanti del ternano non hanno rinunciato a raggiungere supermercati e alimentari, facendo registrare un +52 per cento rispetto a un giorno normale pre Covid, o nei giorni seguenti il Ferragosto quando si sono registrate punte elevate di mobilità verso le stazioni dei mezzi pubblici con i quali, probabilmente, ci si è spostati verso luoghi di vacanza. Spulciando i dati messi a disposizione da Big-G è possibile non solo farsi un’idea del quanto nella provincia ternana, come in Italia e nel mondo le persone abbiano rispettato le restrizioni, ma soprattutto si può intuire quanto, con uno smartphone in tasca, sia possibile tracciare ogni passo fatto nel corso delle giornate.
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