Terni, studenti del Donatelli primi ospiti del Senato della Repubblica

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TERNI - «Non è la prima volta che la nostra scuola fa arrivare gli studenti delle quarte classi nelle aule del Parlamento. Ma è sicuramente la prima dall’inizio della pandemia». Luciana Leonelli, preside del liceo scientifico Renato Donatelli di Terni, spiega come questa tregua concessa dal Covid abbia fatto riprendere i viaggi nelle istituzioni, che rientrano nei programmi di educazione civica.


«E comunque è stata la prima volta per noi». In diciassette, tutti della quarta F indirizzo scienze applicate, accompagnati dalle insegnanti Nicla Michiorri (discipline giuridico economiche) e Orsola Felici (letteratura italiana e latina), sono partiti in treno ieri mattina per raggiungere la capitale ed assistere ad una seduta del Senato della Repubblica. Una tappa organizzata in poco tempo: «Nel 2019, con un’altra classe, dovevamo andare a Palazzo Madama nell’ambito di un concorso, che vincemmo, per un progetto di modifica di legge - racconta Nicla Michiorri, giudice onorario del Tribunale di Terni che si occupa di alternanza scuola lavoro – che si concluse con la simulazione dell’iter legislativo a distanza, per via delle limitazioni imposte dalla pandemia. Diciamo che con i rapporti che erano nati con i funzionari del Senato, abbiamo provato ad organizzare un viaggio per un’altra classe ed è andata benissimo. Infatti siamo stati i primi ad essere ricevuti a Palazzo Madama, dalla fine dello stato di emergenza».
«Sono diversi anni che il Senato della Repubblica dedica un'attenzione crescente al dialogo con i cittadini – interviene la professoressa Orsola Felici - curando con particolare impegno il rapporto con i più giovani, nell'intento di fornire loro maggiori strumenti di comprensione dei meccanismi istituzionali e legislativi». «Questi nostri ragazzi hanno potuto assistere da vicino ad una seduta di 45 minuti, da spettatori, rispettando un codice comportamentale illustrato all’ingresso dal cerimoniere di Palazzo Madama». Anche seguire un comportamento adeguato al contesto, è di insegnamento, per Nicla Michiorri. «Una bella esperienza» - commenta. «Straordinaria» - fanno eco i ragazzi del Donatelli di ritorno a Terni, in treno, a fine giornata.
I primi e i più applauditi. I battiti di mano dei senatori erano forse più forti del passato e sottolineati dalla vicepresidente Anna Rossomando: «L'enfasi dell'Assemblea testimonia la contentezza di riprendere queste belle abitudini».

«Dovendo restare in silenzio, non hanno potuto fare domande – raccontano le due insegnanti – ma appena siamo usciti da Palazzo Madama, abbiamo “ripassato” la lezione». Che è continuata attraversando Roma, passando pima per piazza di Monte Citorio, sede della Camera dei Deputati, ed è proseguita nella traiettoria dei palazzi istituzionali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero