Terni, sport in ginocchio: eventi cancellati, due milioni di euro in fumo

TERNI Almeno due milioni di euro in fumo tra eventi sportivi cancellati in questi mesi ed il rinvio al 2022 dei Mondiali di Tiro con l'Arco 3D. Il mondo dello sport, che a Terni...

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TERNI Almeno due milioni di euro in fumo tra eventi sportivi cancellati in questi mesi ed il rinvio al 2022 dei Mondiali di Tiro con l'Arco 3D. Il mondo dello sport, che a Terni rappresenta un volano importantissimo per economia e turismo, è tra i settori messi in ginocchio dal Coronavirus. Che lo sport sarà l'ultimo a ripartire è il timore di tanti. Ma oltre a «quando» la domanda è soprattutto «come».

Con mascherina e a distanza di sicurezza? «Il nostro è uno sport che del contatto non può certo fare a meno» osserva Riccardo Seconi, delegato provinciale della federbasket. Per il delegato del Coni di Terni, Francesco Tiberi: «Il rischio è di un calo del 30% dei praticanti, tra chi non se lo potrà permettere e chi avrà ancora paura del contagio. Alla luce della situazione attuale la prosecuzione dell’iter per la realizzazione del PalaSport è sicuramente una buona notizia».
I gruppi consiliari di minoranza a Palazzo Spada (Senso civico, M5S, PD, Terni Immagina) con una nota congiunta hanno chiesto intanto all'amministrazione comunale «di indicare gli interventi specifici per lo sport dilettantistico e di base, elemento essenziale per la tenuta e la coesione sociale». Interventi sull'impiantistica sportiva, messa in sicurezza delle palestre comunali, agevolazioni sulle tariffe delle utenze e sui canoni di affitto.
A chiederlo, tra gli altri, sono anche il presidente della Polisportiva Bosico Pietro Pallini ed il presidente dell'Eurosport Club di pattinaggio, Carlo Danieli. In previsione della probabile emorragia di settembre c’è chi si sta attrezzando. «Gli Arcieri Città di Terni - anticipa Stefano Tombesi - offriranno il tesseramento gratuito e proporranno una diminuzione della quota societaria».
Si muove anche il presidente del Comitato Fair Play Umbria ed ex delegato del Coni provinciale, Stefano Lupi, che in una lettera indirizzata all'assessora regionale allo Sport Paola Agabiti chiede stanziamenti per le associazioni sportive dilettantistiche mediante la predisposizione di Bandi Regionali: «Il movimento sportivo umbro è in grande difficoltà - scrive Lupi - parliamo di sportivi, praticanti, società sportive dilettantistiche che assolvono ad un primario un ruolo sociale ed economico». Lupi chiede contributi per le società sportive, ma anche per le famiglie in difficoltà che nei prossimi mesi potrebbero non essere nelle condizioni economiche per pagare le quote: «Abbiamo l'obbligo di garantire il diritto allo sport ed alla salute» dice.

E suggerisce di sensibilizzare Comuni e Province ad annullare tributi locali e canoni di concessione degli impianti sportivi, ridurre il costo delle utenze, istituire un fondo di rotazione e garanzia per sostenere il pagamento di almeno tre mensilità dei canoni di locazione nelle strutture private, sostegno economico per i collaboratori sportivi che recepiscono solo rimborsi spese. E lancia l’idea di far partire dall'Umbria una richiesta alle federazioni nazionali e agli enti di promozione sportiva per ridurre costi di tesseramento e quote di iscrizione ai campionati. «Per evitare - conclude - che l'emergenza Coronavirus abbia anche l’effetto devastante di una diminuzione della pratica sportiva». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero