Terni, sindaco e assessori si riducono l'indennità del 10 per cento

Terni, sindaco e assessori si riducono l'indennità del 10 per cento
TERNI Sindaco e assessori del Comune di Terni hanno deciso di ridursi del 10% le indennità di funzione, in aggiunta al 10% già applicato per obbligo di legge: a...

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TERNI Sindaco e assessori del Comune di Terni hanno deciso di ridursi del 10% le indennità di funzione, in aggiunta al 10% già applicato per obbligo di legge: a renderlo noto è la stessa amministrazione, nell'ambito della manovra di bilancio riequilibrato 2018 di parte corrente approvata dalla stessa giunta. A fronte dell'ulteriore riduzione il sindaco Leonardo Latini percepirà 4.919,57 euro mensili, il vicesindaco Andrea Giuli 3.689,68 e gli altri otto assessori 2.951,74. Tra gli altri interventi decisi sul fronte dei risparmi, oltre 500 mila euro derivano da minori consumi idrici e della pubblica illuminazione, altre poste sono state ricavate da manutenzioni varie (comunque in gran parte garantite), dal taglio di alcune spese inerenti il personale, dal trasporto scolastico e dalle indennità di carica del presidente del consiglio comunale e dei consiglieri comunali, quest'ultime rese possibili dal fatto che dal marzo al luglio 2018 tali organismi non si sono riuniti. Nel complesso, il bilancio, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità, comporta per il 2018 un potenziale di spesa impegnabile di 93.093.555 euro. Considerato l'ultimo dato globale disponibile sulla spesa impegnata, ovvero quello del conto consuntivo 2016, si è operata una riduzione di circa 3 milioni di euro. «La manovra - si legge in una nota dell'amministrazione comunale - scontava un disavanzo di partenza di oltre 6 milioni di euro che l'attuale amministrazione, in sella da neppure un mese e mezzo, ha evidentemente ereditato. In pochissime settimane lo squilibrio è stato sanato con un lavoro di squadra assiduo e faticoso. Evitando la logica dei tagli lineari, il riequilibrio è stato raggiunto attraverso un complesso meccanismo di maggiori entrate e di abbattimento delle spese, tenendo presente che le scelte contabili sono state assunte, fino al luglio 2018, dalla precedente amministrazione e dal commissario straordinario»
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Il Messaggero