Arrestato a Terni il boss della camorra Pasquale Sibillo

Arrestato a Terni il boss della camorra Pasquale Sibillo
TERNI - È stato tradito da un tatuaggio a un avambraccio, raffigurante delle carte da gioco, il boss della camorra Pasquale Sibillo arrestato a Terni dalla polizia. Nonostante le...

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TERNI - È stato tradito da un tatuaggio a un avambraccio, raffigurante delle carte da gioco, il boss della camorra Pasquale Sibillo arrestato a Terni dalla polizia. Nonostante le foto segnaletiche e le indagini condotte da squadra mobile di Napoli, da quella di Terni e dallo Sco gli investigatori non erano infatti completamente certi della sua identità. Una volante - secondo quanto si apprende da un'agenzia di stampa - ha quindi simulato un normale controllo nel centro della città mentre la zona era comunque presidiata seppure in maniera discreta.




Sibillo era in auto con un familiare, seduto al posto del passeggero. La vettura è stata fermata e all'agente che lo ha identificato ha fornito un nome e documenti risultati falsi. A quel punto il poliziotto gli ha leggermente alzato il maglioncino con la scusa di verificare se avesse qualcosa indosso. È stato così individuato il tatuaggio e il boss è stato bloccato. Sono ora in corso perquisizioni per verificare chi abbia dato appoggio a Sibillo.



Erede dei Giuliano assieme alle famiglie Brunetti e Amirante, Sibillo era latitante dal giugno scorso per omicidio e tentato omicidio e associazione mafiosa. Tra la fine di giugno e l'inizio di agosto scorsi si sono verificati a Napoli una serie di fatti di sangue, tra cui 3 omicidi, che, secondo le indagini chiamano in causa da un lato il clan Sibillo e i suoi alleati e, dall'altro, le famiglie Del prete e Baldassarre tradizionalmente legate al clan Mazzarella. I fatti risalgono al 2 luglio, quando venne ucciso il fratello del boss, Emanuele, proprio per dare un segnale a Pasquale. E fu lo stesso capo del clan a portare il fratello morente in ospedale, lasciando fuori il pronto soccorso. La risposta dei Sibillo, dicono gli investigatori, non tardò ad arrivare e il 31 luglio vennero uccisi Salvatore D'Alpino e Luigi Galletta e ferito Sabatino Cardarelli. Pasquale Sibillo oggi è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Napoli e dello Sco, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia napoletana.


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Il Messaggero