TERNI Quest'anno la tradizionale festa di Natale con i genitori alla scuola materna Falcone Borsellino al Villaggio Italia non si farà. Anzi si farà, ma in modo...
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Non volevano assolutamente che loro figlio entrasse in un luogo di culto cristiano. E non hanno sentito ragioni. Malgrado il dirigente del distretto San Giovanni Isabella Olimpieri e le insegnanti avessero spiegato loro di come si sia trattata di una scelta quasi obbligata fatta da anni per la mancanza di spazi e per motivi economici (per il trasporto in altra sede) che tutti bambini, stranieri o meno, abbiamo sempre partecipato senza problemi negli ultimi 18 anni. Anche perché viene preparato uno spettacolo multi etnico e non legato alla Natività. Anche perché su circa sessanta bimbi di viarie età quasi la metà sono stranieri provenienti da ogni continente e con religioni diverse.
Una scuola abituata alla convivenza più che pacifica, quasi un modello di integrazione. Tanto da essere frequentata dal figlio dell'Imam di Terni che ha sempre partecipato alla festa di Natale in chiesa. Ma i due genitori sono stati irremovibili e lo hanno anche messo per iscritto in una lettera inviata alla dirigente: «Se fate la recita in quella chiesa adiremo alle vie legali perché non si può stare un luogo consacrato a tal fine visto che si tratta di un atto discriminatorio verso nostro figlio».
Una missiva che ha fatto decidere per l'annullamento della cerimonia. Ma gli altri genitori, tramite i rappresentati di classe hanno deciso di ribaltare le cose. Saranno loro sabato 20 dicembre quando la scuola è chiusa ad organizzare la festa sempre in chiesa, invitando anche gli insegnanti e la direttrice. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero