Terni, raffica di arresti contro il traffico di droga. Il procuratore Liguori: «Pusher sempre più scaltri, serve prevenzione»

Terni, raffica di arresti contro il traffico di droga. Il procuratore Liguori: «Pusher sempre più scaltri, serve prevenzione»
TERNI - “In una settimana abbiamo arrestato una decina di spacciatori. Sono operazioni sempre più complicate perché ormai il crimine organizzato si adatta e...

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TERNI - “In una settimana abbiamo arrestato una decina di spacciatori. Sono operazioni sempre più complicate perché ormai il crimine organizzato si adatta e cambia il modus operandi sperando di spiazzare gli investigatori. Al noto metodo di vendita al pubblico, ai supermercati della droga, si affianca il commercio online o porta a porta, col pusher che diventa rider e consegna a domicilio gli stupefacenti invece della cena. E gli spacciatori si spostano nei boschi del ternano, trasformati in  agriturismi della droga. Dove il Robin Hood che rubava ai ricchi per dare ai poveri è stato sostituto dal  criminale che riceve i clienti tra la fitta vegetazione scambiando la dose col denaro”.

Il procuratore, Alberto Liguori, parla delle indagini chiuse da polizia e carabinieri, dei fiumi di droga recuperati, di un’emergenza che non può essere gestita solo dagli “interventi chirurgici delle forze dell’ordine e della procura”.

L’ultimo blitz dei carabinieri all’alba di martedì, con l’arresto di sette spacciatori tra ternani, napoletani e romani. Tutti pregiudicati che, per l’accusa, gestivano il mercato tra appartamenti privati e residence dove alloggiavano i pendolari che arrivavano con le auto cariche di cocaina, hascisc e marijuana. In sede di interrogatorio di garanzia ieri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Solo Slim, arrestato più volte, che spacciava dai domiciliari, ha reso parziali ammissioni. Assistito dall’avvocato Francesco Mattiangeli, ha ammesso di aver comprato tre etti di coca per rivenderla perché aveva difficoltà economiche.

E poi gli arresti degli spacciatori dei boschi. Quattro in tutto, tutti marocchini. Due, arrestati dai carabinieri che sono stati aggrediti e spintonati lungo un burrone, sono clandestini, hanno 28 e 33 anni e una sfilza di precedenti.  Vivevano accampati nelle tende tra la fitta boscaglia della Valserra, tra Rocca San Zenone e Giuncano. Da lì spacciavano giorno e notte ai clienti che arrivavano con l’auto. Gli altri due li ha arrestati la Mobile. Hanno vent’anni e vendevano cocaina e hascisc tra la Valserra e Villa Grotti, nel reatino. Irreperibili altri due stranieri destinatari della misura cautelare mentre un quinto è indagato a piede libero.

E’ di ieri l’arresto ad opera della polizia di un ventenne albanese che era in via Roma con in tasca 25 involucri di cocaina. Alle spalle arresti e denunce per spaccio.

“Alla vigilia di un altro anniversario dell’addio a Flavio e Gianluca abbiamo solo registrato un’intensificazione dell’attività repressiva, ma un’azione preventiva è lontana a vedersi” si rammarica il procuratore, Liguori dopo i ripetuti appelli caduti nel vuoto.

Un mese fa il grido d’allarme in Commissione d’inchiesta regionale su criminalità e narcotraffico. 

“Se è del tutto evidente l’impegno che ogni giorno mettono gli organi inquirenti e di polizia per arginare questa situazione, non si può dire lo stesso per le istituzioni ed in particolare per il Comune di Terni che, da tempo, sembra ignorare la gravità di certi fatti e la deriva che sta prendendo la città” tuonano Fabio Paparelli e Simona Meloni, della commissione antimafia.

Che annunciano che presenteranno una “proposta sul Welfare collaborativo, che punta a valorizzare gli strumenti e le azioni a carattere inclusivo. Per porre argine al dilagare della droga serve infatti ripartire dai giovani, con patti educativi di comunità da realizzare attraverso un'alleanza tra gli istituti scolastici e gli altri soggetti del welfare collaborativo, volti a contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica, l’insuccesso formativo e altre situazioni di disagio sociale, a promuovere la formazione di una comunità educante attraverso percorsi partecipativi e solidali”.

In queste ore la terza commissione, su proposta del consigliere regionale della Lega, Valerio Mancini, ha approvato la proposta di legge per l’istituzione di una giornata regionale per la lotta alla droga.

 

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Il Messaggero