Terni, in questura l'albero dei colori addobbato dai bambini di tutto il mondo Bruno Failla: "Integrazione nella legalità"

Terni, in questura l'albero dei colori addobbato dai bambini di tutto il mondo Bruno Failla: "Integrazione nella legalità"
TERNI - L’albero di Natale nell’androne della questura viene addobbato dai bambini arrivati da tutti i paesi del mondo. Con loro i rappresentanti delle associazioni...

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TERNI - L’albero di Natale nell’androne della questura viene addobbato dai bambini arrivati da tutti i paesi del mondo. Con loro i rappresentanti delle associazioni dei cittadini stranieri che vivono a Terni, i poliziotti che lavorano in questura, i vertici delle istituzioni.

L’albero dei colori, una bella tradizione andata avanti per anni e rispolverata dal questore, Bruno Failla, è la testimonianza che i rapporti tra le persone non sono fatti solo del doveroso rispetto delle leggi, delle norme e dei ruoli, ma che è fondamentale anche il clima di collaborazione, di fiducia, di rispetto delle persone.

I bambini e ragazzi dai 7 ai 17 anni si sono ritrovati per condividere i valori di amicizia e legalità, propri della polizia, attraverso l’allestimento, con messaggi su cartoncini colorati, dell’albero di Natale della questura, realizzato dai poliziotti dell’ufficio immigrazione.

«Questa iniziativa è il segno di una polizia che unisce le etnie e collabora con tutti i cittadini in un’idea di integrazione nella legalità - sottolinea il questore, Bruno Failla.  In questo androne ci sono tutti uffici di servizio, dall’immigrazione all’amministrativa all’ufficio passaporti, che lavorano per regolarizzare i cittadini stranieri che arrivano in città e solo in minima parte si occupano di repressione. Questo è il segno della vera integrazione, quella che consente alle persone immigrate di vivere qui come gli italiani».

I cartoncini colorati che i bambini appendono sull’albero dei colori con i loro nomi scritti in tutte le lingue del mondo rappresentano il simbolo della vera integrazione.

In una questura che, per l’occasione, vede accanto il vescovo della diocesi, Francesco Antonio Soddu, e Mimoun El Hachmi, l’imam del centro culturale islamico della provincia di Terni.

Come regalo di Natale, il personale della questura ha consegnato ad ognuno dei bambini presenti gli zainetti blu pieni di gadget della polizia.

Anche la merenda vede protagonisti i ragazzi, con gli studenti dell’istituto alberghiero che hanno preparato il rinfresco per brindare al Natale.

Una festa che abbatte le barriere in una città accogliente e solidale, che pullula di associazioni di migranti da sempre impegnate in iniziative di integrazione.

«Da tempo non si registrano fatti di discriminazione razziale - dice Bruno Failla. L’attenzione è massima ad opera di tutti i settori della polizia. A Terni c’è una questura che tiene sotto stretto monitoraggio eventuali discordanze ma al momento sembra tutto sotto controllo».

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Il Messaggero