Terni, il pubblico riscopre il cinema "ritrovato"

Locandina film
​Prosegue, al cinema Politeama Lucioli, la rassegna del cinema...

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​Prosegue, al cinema Politeama Lucioli, la rassegna del cinema “ritrovato”, proiezione di film in versione restaurata, in collaborazione con l'Associazione Sentieri del Cinema e la Cineteca di Bologna. I film in versione restaurata arriveranno in sala fino al prossimo giugno, secondo un programma in via di definizione, promosso sui canali social dell’Associazione. “Profondo rosso” di Dario Argento, cult dell' horror italiano, sarà il prossimo, martedì 26 marzo, ore 21, come sempre anticipato dall’introduzione al film, a cura dell’Associazione Sentieri del Cinema. Un successo crescente, come testimoniano i numeri delle persone in sala in questi mesi, in crescendo. «Un ringraziamento particolare - spiega Maria Rita Fedrizzi - va fatto sicuramente a Barbara Travaglini e alla direzione del Cityplex, per la loro disponibilità. Infatti, dopo anni di lavoro, goccia dopo goccia, e con un fondamentale passaparola, abbiamo notato un maggiore riscontro di pubblico e ciò ci ha permesso di aumentare le proiezioni. È infatti evidente che le maggiori occasioni di incontro fidelizzano i fruitori in quello che diventa, per molti, un appuntamento fisso, identitario e familiare, perché ci si riconosce in una comunità culturale, sotto il segno del grandel cinema». Ogni proiezione è accompagnata da un’introduzione al film, in cui viene svolta un’analisi di ciò che si sta per vedere, stimolando gli spettatori ad una visione più consapevole: «Credo che in particolare questo momento - continua la Fedrizzi -  sia un valore aggiunto: comprendendo l’estetica di un film, offrendo chiavi di lettura non immediate, gli spettatori compiono una vera e propria esperienza cinematografica totale, in cui varie componente artistiche si fondono». La scelta dei titoli ha puntato sempre su una variazione dell’offerta, accompagnando a film famosi e popolari, altri più di nicchia, che vengono scoperti sulla scia ella visione dei primi: «La programmazione - aggiunge la Fedrizzi - deve rispondere alle logiche di distribuzione, e anche noi dobbiamo attenerci a questi criteri. Tuttavia l’entusiasmante partecipazione a tutti le tipologia di film, dai più recenti a quelli in bianco e nero, passando per quelli in lingua originale con sottotitoli, dimostra che il lavoro di sensibilizzazione, nel tempo, del gusto del pubblico è uno strumento essenziale per la valorizzazione di esperienze di fruizione cinematografiche come la nostra. Oggi che il cinema è per lo più visto in casa, attraverso le diverse piattaforme, riportare le persone in sala consente di far capire a tutti, e soprattutto alle nuove generazioni, il valore aggiunto della visione di un film storico su grande schermo».
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Il Messaggero