Terni, prova a spendere il bonus cultura ma scopre che i 500 euro sono stati utilizzati a Napoli: Due denunce

Terni, prova a spendere il bonus cultura ma scopre che i 500 euro sono stati utilizzati a Napoli: Due denunce
TERNI - Ha provato a comprare libri e cd con il bonus cultura da 500 euro ma, quando ha effettuato l’accesso, ha scoperto che quei soldi erano già stati spesi,...

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TERNI - Ha provato a comprare libri e cd con il bonus cultura da 500 euro ma, quando ha effettuato l’accesso, ha scoperto che quei soldi erano già stati spesi, ovviamente a sua insaputa, in una cartoleria in provincia di Napoli.

Alla 19enne ternana non è rimasto altro da fare che andare dai carabinieri a denunciare la truffa.

Al termine delle indagini, i militari del comando stazione di Collescipoli hanno incastrato l’autore del raggiro e il titolare della cartoleria di Giugliano che aveva riscosso il valore di 500 euro del bonus cultura della vittima senza aver fornito agli inquirenti la documentazione di riscontro di un bene o servizio fornito all’intestatario del bonus.

Gli accertamenti svolti dai carabinieri hanno permesso di accertare che il truffatore aveva effettuato l’accesso a “18app” utilizzando quale sistema di accertamento dell’identità non lo Spid ma la carta d’identità elettronica della vittima con l’uso del pin 3.0. Era così riuscito ad ottenere il codice relativo al bonus cultura, che poco dopo veniva speso in una cartoleria in provincia di Napoli. La vittima, dopo aver approfondito i contatti avuti nel recente passato, si è ricordata che mesi fa era stata contattata da una persona che non conosceva. Un giovane che si era proposto di aiutarla ad attivare il sistema Spid che lei di fatto ancora non aveva. La giovane aveva accettato volentieri la  proposta e aveva consegnato allo sconosciuto una copia del suo documento di identità elettronico ed il relativo pin, senza ovviamente ricevere in cambio alcun servizio.

Per il presunto truffatore e il titolare della cartoleria sono scattate due denunce.

Dopo questo episodio i carabinieri invitano “ad evitare di consegnare copia di ogni proprio documento, sia di identità che fiscale, a persone sconosciute. L’episodio - sottolineano dal comando provinciale -  pone in evidenza come i criminali siano attenti a cogliere nuove opportunità di guadagno illecito anche dalle nuove tecnologie e applicazioni moderne”.

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Il Messaggero