Terni, in due a processo per la ricettazione di uno smartphone e una tessera sanitaria

Un'assoluzione e una condanna a tre mesi di reclusione

Terni, in due a processo per la ricettazione di uno smartphone e una tessera sanitaria
TERNI - Sono finiti a processo per la ricettazione di una tessera sanitaria e di uno smartphone di proprietà di due donne ternane. ...

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TERNI - Sono finiti a processo per la ricettazione di una tessera sanitaria e di uno smartphone di proprietà di due donne ternane.

I due, un campano di 33 anni e un albanese di 29, entrambi attualmente detenuti a Sabbione per altri reati, assistiti da Francesco Mattiangeli e Leonardo Proietti, sono comparsi di fronte al giudice per rispondere delle ipotesi di reato contestate dal pm, Raffaele Pesiri.

L’albanese è stato assolto con formula piena dall’accusa di ricettazione mentre il campano è stato condannato a tre mesi di reclusione per la vicenda legata al possesso della tessera sanitaria di una donna.

La vicenda risale a due anni fa, quando una delle ternane, che per un periodo ha frequentato un appartamento dei due, si rese conto che le era sparita la tessera sanitaria.

Fu recuperata dalle forze di polizia durante una perquisizione che era legata ad un’altra vicenda nella quale sono coinvolti i due, entrambi in cella.

L’intestataria ne aveva denunciato il furto e le indagini della procura hanno individuato nel campano il responsabile della sparizione della tessera sanitaria.

La vicenda dello smartphone invece è stata attribuita ad entrambi gli imputati del processo. Che, per l’accusa, avrebbero sottratto il telefonino ad una donna dicendole che, per riaverlo indietro, si sarebbe dovuta intestare una nuova sim e consegnarla loro per l’utilizzo. Cosa che, per l’accusa, sarebbe avvenuta in un negozio di telefonia del centro di Terni nell’ottobre 2022.

La vicenda si è chiusa ieri con la lieve condanna per il campano e l’assoluzione dell’albanese.

L’avvocato Francesco Mattiangeli esprime «soddisfazione per l’esito del processo».

 

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Il Messaggero