Terni. Piediluco, Proloco: ritorno al passato A breve la nomina del nuovo presidente

Terni. Piediluco, Proloco: ritorno al passato A breve la nomina del nuovo presidente
Qualcuno sostiene che la Proloco di Piediluco è tornata in mano...

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Qualcuno sostiene che la Proloco di Piediluco è tornata in mano ai piedilucani. In effetti è proprio così. Il nuovo consiglio di amministrazione che rimarrà in carica per quattro anni, infatti, è composto per la maggioranza di ragazzi del posto. Su circa un’ottantina di votanti sono risultati eletti: Jessica Angeletti con 71 voti; Corrado Bevagna 27 ; Emiliano Camuzzi 45; Andrea Capotondo 32; Paola Cipolla 76; Francesca Cocchioni 26; Giuseppe Coletti 43; Cristiano Crisostomi 47; Chiara Franceschini 42; Mirna Locci 34; Fiamma Romagnoli 27; Maurizio Virili 71; Marinella Zampetti 47. Prima della scadenza del mese gli eletti eleggeranno il presidente e gli organi previsti dallo statuto dell’ente. L’ex presidente dell’associazione Francesco Fioretti non si è era candidato annunciando le sue dimisiini un anno prima della scadenza del mandato «ho dovuto dimettermi perché il consiglio praticamente non esisteva più, Non esisteva più la maggioranza», spiega. Alla competizione, invece, si è presentata la sua vice Sara Daminato che, però, non è risultata eletta. Fioretti tra diverse vicissitudini era riuscito a non “spegnere le luci” sulla Proloco che rischiava di chiudere i battenti. Si è continuato ad andare avanti mettendo da parte quello che da sempre aveva rappresentato il punto di forza dell’associazione: cioè la festa delle acque , allargando gli orizzonti al di fuori della mura provinciali. Il neo eletto, consiglio, invece, intende fortemente ritornare sulla tradizione, la riscoperta delle antiche usanze e dei riti che, nel paese del lago, sono ancora fortemente radicati. Dalle prime idee (tutti da verificare) sembra che si è orientati al ritorno della festa delle acque concentrata in pochi giorni ed in una parte soltanto del paese. Come punti irrinunciabili rimangono i fuochi pirotecnici e le barche addobbate ed illuminate molto simili a quelle realizzate negli anni Settanta e su temi specifici riguardanti il lago e la natura. Potrebbe anche ritornare il "Baccanale" all’interno del castello Albornoz che tanto successo ebbe nelle passate edizioni, oltre che la sagra del persico reale e la mostra di attrezzi di pesca per non dimenticare l'importanza del lago. Molto dipenderà dai contributi che potranno arrivare dagli enti (Comune, Provincia, Regione) e Fondazione Carit.
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Il Messaggero