Terni, pre vertice in via Mazzini via libera al ricorso per il Piano ma resta il nodo delle dimissioni

Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo
Dopo svariate ore di confronto, a tratti anche “costruttivo” raccontano, il pre-vertice dei big del Pd di questo pomeriggio in via Mazzini si è pronunciato:...

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Dopo svariate ore di confronto, a tratti anche “costruttivo” raccontano, il pre-vertice dei big del Pd di questo pomeriggio in via Mazzini si è pronunciato: tutti concordi con la strategia di presentare  ricorso  contro la sentenza della Corte dei Conti. Decisione, che secondo alcuni, appare scontata, visto che in ballo ci sono le teste dei consiglieri comunali che hanno votato la manovra straordinaria di messa in sicurezza dei conti e non solo il futuro del sindaco Di Girolamo, arrivato comunque a fine corsa tra un anno. Piuttosto il nodo che non è stato sciolto riguarda le dimissioni del primo cittadino. Quando le deve presentare: un secondo dopo aver protocollato il ricorso o dopo l’esito dell’Appello? Interrogativo rimasto senza una risposta. Insomma, si è deciso di non decidere, almeno per quanto riguarda la questione più delicata. 


Il pre-vertice prima del vertice di questa sera è stato convocato nelle prime ore del pomeriggio in via Mazzini a Terni, sede del Pd. La riunione doveva servire a ricucire lo strappo che si è consumato martedì scorso quando 4 consiglieri della cosiddetta area modem non hanno partecipato alla riunione di maggioranza, convocata per fare il punto della situazione dopo la bocciatura del Piano di riequilibrio finanziario da parte della Corte dei Conti. Il Genio pontieri si è messo in azione, pare su indicazione del sindaco Leopoldo Di Girolamo, ottenendo almeno il risultato di congelare la discussione più delicata, pare rinviata a settembre. Il vertice, invece, richiesto nei giorni scorsi dalla segreteria regionale dopo il no della magistratura contabile che ha rimesso in discussione la tenuta di Palazzo Spada, è iniziato alle 21, con l’arrivo delle seconde e terze linee che se la sono presa giustamente comoda.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero